In una conferenza tenutasi quest’oggi nella sede della Pallacanestro Cantù di Cermenate, Angelo Zomegnan e Andrea Mauri hanno esposto il loro “piano trasparenza” per migliorare la comunicazione con il territorio.

Nessun allenatore, squadra costruita dalla proprietà, campagna abbonamenti indigesta ai tifosi, pagamenti in ritardo e grande incertezza sul futuro. È la fotografia di quanto si diceva poco più di un anno fa in quel di Cantù dove, mancando una figura di riferimento a cui rivolgersi, la polemica e il pettegolezzo erano all’ordine del giorno. Giornali, tv, siti internet gridavano già al fallimento di una gloriosa società che appariva come una piccola zattera in balìa della tempesta.

Nulla di tutto ciò è accaduto, per fortuna. Un po’ perché forse non era tutto così nero come i media facevano sembrare (ricordate la fuga in America di Jaime Smith?), un po’ perché chi ha lavorato dietro le quinte mentre i giocatori collezionavano vittorie e traguardi, ha saputo mettere più di una pezza.

L’estate che sta per iniziare appare quindi più serena, soprattutto perché, memori di quanto successo lo scorso anno, l’amministratore delegato Andrea Mauri e il senior advisor Angelo Zomegnan hanno studiato importanti iniziative, presentate quest’oggi nella sede della Pallacanestro Cantù a Cermenate. “Porte aperte, inizia l’era della trasparenza”, queste le prime parole di Zomegnan per introdurre la novità principale. Ogni settimana, massimo ogni due settimane in periodi più tranquilli, un membro della società (che sia lui stesso, Andrea Mauri, la presidentessa Irina Gerasimenko o il coach) si impegneranno ad incontrare la stampa, per informare i giornalisti, e quindi i tifosi, di tutte le manovre e le situazioni extra campo che il popolo canturino è tenuto a sapere.

Una mossa importante, volta a rafforzare il rapporto tra la Pallacanestro Cantù e i propri tifosi, un primo passo per tornare in alto con quella solida identità canturina, che ha reso la compagine biancoblu un’eccellenza mondiale durante la sua storia. D’altra parte anche una manovra di business, perché si sa, non bastano le idee per raggiungere gli obiettivi, ma servono anche i mezzi economici. Angelo Zomegnan ricorda le distanze prese da alcuni soci e da alcuni sponsor dopo le difficoltà dello scorso anno e invita tutti a fare il proprio dovere per volare alto tutti insieme.

Identità (canturina), crescita, esposizione ai media ed impatto, questi i suoi quattro concetti cardine del progetto, per fare di nuovo di Cantù una grande realtà, in cui la dirigenza e la gente vanno nella stessa direzione.

La parola è passata poi ad Andrea Mauri, che ha ripreso e chiarito alcuni punti del discorso del suo collega, ribadendo l’impegno per una maggior trasparenza e comunicazione con città e sponsor. Vola più basso rispetto ad Angelo Zomegnan, ammettendo di essere solo all’inizio di un progetto, con molte idee ma che va portato avanti un passo per volta. Si mostra però fiducioso sul fatto che, ora che si sono calmate le acque, i soci di Tutti Insieme Cantù di cui è co-fondatore, non faranno mancare il loro sostegno.

Come promesso ai nostri microfoni prima dei playoff, torna poi sulla questione palazzetto a bocce ferme. Il lavoro sta continuando nel background, con un nuovo progetto realizzabile che verrà presto sottoposto al CONI per approvazione. Impossibile fare pronostici sulle tempistiche. Anche in questo caso si procede step by step, e l’obiettivo primario è avere un programma certo e approvato prima dell’estate.

Un’ultima parola viene spesa sul budget. L’idea sulla somma a disposizione per la nuova stagione è per ora ben precisa, ma la speranza è che il lavoro svolto in questi mesi porti ad un incremento delle entrate da parte degli sponsor, così da poter sognare traguardi più ambiziosi.