Playoff Lega Pro: Como mina vagante? Gli 8 punti di forza

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[ethereumads]

Otto buone ragioni che, a nostro avviso, potrebbero trasformare il Como in mina vagante negli ormai prossimi playoff Lega Pro.

 
 
 
 
 

Manca soltanto una giornata al termine della stagione regolare, con il Como già certo della post-season ma al tempo stesso alla ricerca del sesto posto (se non addirittura quinto..) in classifica. Poi si apriranno le danze dei playoff Lega Pro, con ventotto squadre al via. Ventiquattro già dalla prima fase, poi alle dodici qualificate per la seconda fase, se ne aggiungeranno altre quattro, ossia: le seconde classificate di ogni girone, più la vincitrice della Coppa Italia di categoria. In quest’ultimo caso, visto il successo finale del Venezia che ha già conquistato la serie B vincendo il proprio raggruppamento, il diritto spetta all’altra finalista, ovvero il Matera.

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Fabio Gallo, il vero trascinatore del Como che si appresta a giocare i playoff Lega Pro

La domanda che ci e vi poniamo, è la seguente. Quale ruolo potrà recitare il club lariano, in questa nuova fase che garantirà una sola promozione tra i cadetti? Per noi la risposta non è scontata ma abbastanza facile. Reputiamo che il Como possa essere una tra le mine vaganti dei playoff Lega Pro. E proviamo a spiegarvelo attraverso gli otto punti di forza che abbiamo individuato:

  1. SERENITA’: del resto come potrebbe non esserlo questa squadra? Partita ad agosto senza un padrone e in un mare tempestoso, è riuscita grazie al suo comandante Fabio Gallo non solo ad approdare nel porto sicuro della salvezza con diverse giornate d’anticipo, ma anche a strappare un biglietto di sola andata per un sogno chiamato promozione. Certamente un di più e non richiesto, un premio per oltre nove mesi di duro e serio lavoro. Il sei al superenalotto è già stato centrato, ora si spera solo che il jackpot sia il più alto possibile. Dici poco.
  2. COESIONE DEL GRUPPO: che fosse una “compagnia” compatta, d’altronde, lo si capì subito. Per chi c’era a Pavia in Como-Montecatini, ossia la prima uscita ufficiale stagionale, vide in quei ragazzi un qualcosa di speciale. Sotto la curva prima e dopo la partita, intervallati da novanta minuti con il piglio giusto in campo, nonostante la caratura dell’avversario. Un’intera rosa che ha dimostrato di star bene insieme, dal primo giorno ad oggi, e lo sarà anche fino all’ultimo (che si spera il più lontano possibile).
  3. MENTALITA’: ogni squadra è lo specchio del proprio allenatore, si dice. Ed è proprio così. Questi ragazzi stanno dimostrando grande mentalità, come quella di mister Gallo. Che carattere, dimostrato più volte in questa stagione. Partite perse e riacciuffate, per non dire ribaltate. Senza mai mollare fino al fischio finale. Quante volte? Così a freddo non sapremmo, di sicuro non si contano su due mani.
  4. TIPOLOGIA DI GIOCO: il Como non è certamente una corazzata, altrimenti occuperebbe ben altre posizioni. Però, a nostro avviso, il modo di giocare nei playoff Lega Pro potrebbe addirsi alla squadra lariana. Che in diverse occasioni ha dimostrato di soffrire un avversario con l’intenzione di chiudersi dietro, piuttosto che giocarsi l’intera posta a viso aperto.
  5. CENTROCAMPO: il reparto per noi più attrezzato della squadra e tra i più attrezzati della categoria. Il vero motore per ogni team. Se i comaschi sono quarti per reti fatte nel girone A, gran parte del merito è di questo settore. Che può arruolare gente di grande qualità come Di Quinzio – Pessina e interditori come Fietta, giusto per citarne alcuni. Si dice che con l’attacco si vendono i biglietti e con la difesa si vincono le partite. Ecco, con il centrocampo si diventa mina vagante.
  6. STATO DI FORMA: formazione che sprizza di salute quella comasca, reduce da quattro successi consecutivi. Nella speranza che diventino cinque dopo il match interno con la Viterbese. Stanno bene gli azzurri, con delle fasi in cui ci sarebbero in programma anche alcune partite ravvicinate e con il presumibile arrivo dei primi (o secondi..) caldi, è un fattore da tenere in grande considerazione.
  7. TIFOSERIA: “sorniona” quella comasca, quando si parla di Lega Pro. Durante la stagione non raggiunge grossi picchi di presenze, ma quando la posta in palio aumenta, è capace di mobilitarsi assai. Indimenticabili playoff 2014/15, giusto per fare un esempio, giocati in una cornice stupenda. Ma da che mondo e mondo, è sempre stato così. Non vediamo motivo, qualora si giocasse in casa, non debba esserlo anche questa volta. E ciò sarebbe sicuramente di grande aiuto.
  8. STORIA: si dice che da essa si dovrebbe imparare dai propri errori. Non sempre è così, anzi. Ci verrebbe da dire che è più facile imparare dai propri successi. E quella del Como nei playoff Lega Pro (o serie C1) dell’ultimo quarto di secolo, è significativa. Dalla stagione 1990-91 in poi sono sette le partecipazioni. E tre volte sono culminate con la promozione in serie B (1993-94, 2000-01, 2014-15).
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Como nell’annata 2000-01, che conquistò i playoff Lega Pro (allora C1) in finale con il Livorno

In conclusione, i presupposti per potersi divertire parrebbero esserci. Quanto non si sa e lo scopriremo eventualmente di volta in volta, anche in virtù degli avversari che in diversi si presenteranno agguerriti e anche piuttosto attrezzati. Molto potrebbe dipendere anche dal primo turno. Giocare in casa o meno, con due risultati disponibili su tre, può fare tutta la differenza del mondo. Anche se si tratterebbe di partita secca, e quindi tutto può succedere.

Nel frattempo, Fc Como ha potuto presentare il suo nuovo logo (vedi immagine in evidenza), scelto tra tre in una votazione online sul sito della società stessa nello scorso weekend. Ed è stata una vittoria bulgara: 1052 voti raccolti, su un totale di 1365.

 

 

Un video di Daitan1907 riguardante la finale playoff di ritorno tra Como e Livorno nel 2001

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