
Analizziamo le performance di Fran Pilepic, ben differenti nella gestione Bolshakov rispetto a quelle nell’era Kurtinaitis.
In casa Red October, è ormai diventato d’attualità il rendimento della guardia titolare croata, soprattutto in virtù dei numeri nudi&crudi delle ultime due partite nelle quali Fran Pilepic ha fatto virgola in trentatré minuti di impiego totali. Cifre che sono ben differenti tra loro quelle all’attivo nella gestione Kurtinaitis rispetto a quella Bolshakov.
A differenza dalla prima, scende praticamente del 25% circa l’impiego medio del giocatore, passando dai 33 minuti di media ai quasi 25. Ancor più in discesa sono gli altri dati, come i punti di media segnati (dal 14,3 a 6,7 a match), la percentuale da due punti (dal 50% al 36,1%), quella da oltre l’arco (dal 47,9% al 31% con quasi il dimezzamento dei tentativi effettuati) e la valutazione media, scesa dal 12,9 al 4,8 per allacciata di scarpe.

Va detto, che già dalle prime partite sotto la guida Kiril Bolshakov si notò un minor coinvolgimento del giocatore in azioni offensive, dovuto al fatto che l’organizzazione di gioco ha lasciato via via spazio a favore di schemi più improntati spesso sull’asse play-pivot e conseguente finalizzazione con pick&roll, piuttosto che pick&pop. Una minor circolazione di palla e più libertà concessa a tutti in attacco, elementi che di sicuro hanno svantaggiato Fran Pilepic, tiratore mortifero coi piedi per terra ma a cui sicuramente manca la vera capacità di sapersi mettere in proprio. A sostegno di ciò ci viene incontro la statistica riguardante i tiri liberi tentati per gara, che già latitavano con Kurtinaitis in panchina (1,9 di media, ora 1,6), sicuramente indice di scarsa pericolosità del giocatore nell’attaccare il ferro.
Se quindi l’atleta prima veniva considerato elemento quasi imprescindibile del quintetto con il minutaggio che non è mai sceso sotto i trenta minuti, ora con il mister ucraino c’è stata una notevole rivalutazione soprattutto nelle ultime quattro uscite, ossia dal momento in cui è stato ingaggiato Cournooh il quale in alcune circostanze dell’incontro affianca Dowdell in cabina di regia.

Ora Fran Pilepic, nella pausa campionato dovuta alle Final Eight, parteciperà alla manifestazione ricollegata a quest’ultima nella gara del tiro da tre punti. Organizzata da Lega Basket e Gazzetta delle sport, di fatto andrà a sostituire quella tradizionale dell’All Star Game (quest’anno non in calendario). A contendergli la palma del miglior tiratore dalla distanza ci saranno Fabio Mian (Cremona), Daniele Cinciarini (Caserta), Fran Pilepic (Cantù), Marco Ceron (Pesaro), Terran Petteway (Pistoia), Filippo Baldi Rossi (Trento), Dominique Johnson (Varese), Mirza Alibegovic (Torino).
Noi crediamo che, nonostante non sia in un periodo di piena fiducia e ciò vuol dire tanto per un tiratore, il croato possa aggiudicarsi il trofeo che sei anni fa fu di un’istituzione quale Nicolas Mazzarino. Voi invece che ne pensate?
Un video con il successo di Mazzarino nella gara del tiro da tre punti nel 2011
Di seguito gli ultimi vincitori della gara da tre punti:
Nicolas Mazzarino (2011)
Travis Diener (2012)
Carlton Myers (2013)
Drake Diener (2014)
Andy Rautins (2015)
Krunoslav Simo (2016)





