
Davon Jefferson potrebbe essere un nuovo giocatore della Pallacanestro Cantù. Il giocatore però era già stato vicino alla firma con i brianzoli.
Chissà se andrà come poco più di un anno fa o Davon Jefferson vestirà davvero la maglia della Red October Cantù. Solo l’ufficialità (o la mancata ufficialità) da parte della società saprà darci una conferma. Già, perchè stando ai rumors il lungo di Lynwood, California, aveva già raggiunto un accordo con Gerasimenko a giugno 2017, tanto da spingere noi di wincantu.it a dare la trattativa in dirittura d’arrivo in un nostro articolo. Poi nulla di fatto. Nessun secondo matrimonio tra il giocatore e il patron russo che lo aveva già avuto a Volgograd, con il giocatore che scelse la Turchia.

Anche in questo caso sembra tutto fatto, tanto che alcune testate hanno già parlato di firma sul contratto. In questa pazza estate tipica delle ultime annate canturine però è sempre meglio andarci cauti fino all’ufficialità, memori di ciò che è successo con James Webb e Nicolò Basile.
Se la firma di Davon Jefferson fosse effettivamente arrivata, il pacchetto lunghi di Cantù andrebbe dunque ad arricchirsi di un giocatore in grado di interpretare sia lo spot di 4 che quello di 5, nonostante nei primi anni di carriera qualcuno volesse fare di lui un’ala piccola. Soluzione abbastanza impraticabile oggi, visto il tonnellaggio (204 cm per 100 kg) e la non eccelsa agilità.
Un giocatore solido e un buon rimbalzista. Nelle ultime sue esperienze a chiuso con 12,4 punti e 8,4 rimbalzi in Turchia con la maglia del Bahcesehir, 17 punti e 8 rimbalzi con lo Yesilgiresun, sempre in Turchia, e 18,3 punti e 6,2 rimbalzi in Portorico con i Capitanes de Acereibo, con cui ha vinto il campionato.
Un innesto importante per dare nuove alternative a coach Evgeny Pashutin laddove la coppia Udanoh-Davis, cambiata in parte da Mitchell e Tavernari, ma costretta sempre a 30 minuti di gioco, sembra insufficiente, in virtù anche del possibile doppio impegno settimanale, che va comunque conquistato domenica contro l’Antwerp.

C’è tuttavia un rebus da risolvere. I posti per gli stranieri a referto, sia in Italia che in Europa, sono già al completo. In Basketball Champions League, teoricamente, Cantù può schierare uno straniero in più, ma Tavernari, italiano per la Legabasket, non lo è per la Fiba. Le soluzioni possibili sono quindi due: nel primo caso un americano sarebbe sempre costretto a guardare dalla tribuna in Serie A, mentre in Europa il sacrificato potrebbe essere Tavernari; la seconda soluzione invece prevede un taglio dei giocatori già sotto contratto, e a questo punto le scommesse sono aperte.





