
Diamo i voti ai protagonisti di Cantù-Antwerp, gara d’andata del secondo turno dei preliminari di Basketball Champions League.
Quella di ieri sera tra Cantù e Antwerp non è stata certamente la miglior partita giocata dalla Red October in questo avvio di stagione (qui la cronaca della gara). Tuttavia c’è chi ha comunque dato un buon contributo alla squadra, emergendo nelle difficoltà. Ecco quindi le nostre pagelle di Cantù-Antwerp.
Red October Cantù
Gaines 7-: In attacco dà sempre il suo ottimo contributo (23 a referto), ma questa volta lascia per strada qualche punto che nel doppio confronto potrebbe fare la differenza. Tira con 8/16 dal campo, 3/10 da 3 punti e soprattutto solo 4/7 dalla lunetta. La sua prestazione resta comunque molto buona.
Mitchell 5,5: Da Tony ci si aspetta molto più di quello che sta dando. 10 punti con un’altra serata non eccellente al tiro (4/11). Un paio di lampi offensivi, 2 assist e nient’altro.
Calhoun 5: Salva un po’ la faccia sbattendosi a rimbalzo, ma con lui in campo la squadra sembra avere le maggiori difficoltà (-21 con il numero 3 sul parquet). Solo 4 punti con 2/9 dal campo e un paio di perse pesanti.
Blakes 7: Altra prova offensivamente e numericamente di spessore. Nelle reazioni biancoblu ai momenti di difficoltà c’è sempre il suo zampino con buone soluzioni personali. Al termine di Cantù-Antwerp il suo tabellino recita 17 punti e 5 assist, con 18 di valutazione, la più alta di Cantù.
Udanoh 6,5: 30 minuti in campo, di cui ben 17 con 4 falli a carico. Non può dare il classico contributo di intensità e lavoro sporco nel pitturato per non abbandonare prematuramente i suoi, ma non fa mancare il suo apporto sfiorando la doppia doppia: 8 punti, alcuni anche molto importanti, e 10 rimbalzi per il capitano.
Parrillo SV: Dopo Cantù-Szolnoki Olaj coach Pashutin ha dichiarato che forse non era la partita di Sasà e che ci sarebbe stato più spazio per lui. Alla luce dei fatti non sembra esserlo neppure Cantù-Antwerp. 1 minuto e 54 secondi di campo per lui.
Davis 5,5: Salvo qualche volo sopra il ferro mostra evidenti limiti fisici e tecnici. In difesa sembra in balìa della fisicità e dell’energia avversaria. Termina con 8 punti e 6 rimbalzi, ma sono diversi quelli che si è lasciato sfuggire.
Tassone SV: 19 secondi di difesa
Quaglia SV: 2 minuti senza occasioni
Tavernari 6: Parte con due ottimi assist, poi sbaglia un paio di tiri e sembra l’ennesima serata no per l’italo brasiliano. Poi due triple che lanciano la rimonta di Cantù, 3 rimbalzi e 2 recuperi. Tutto ciò che gli si chiede, peccato che non basti.
Pashutin 5: Difficile ipotizzare come sarebbe andata se Udanoh nel secondo quarto fosse stato sostituito dopo il terzo fallo commesso, tuttavia lasciarlo in campo appare come una mossa davvero azzardata. A nostro avviso si tratta di un errore che non può valere la sufficienza.

Telenet Giants Antwerp
Lee 7,5: Gestisce l’attacco cercando di mettere in ritmo i compagni, poi, quando ne ha l’occasione, punisce con soluzioni personali. Raramente fallisce quando c’è da colpire Cantù, anche nei momenti decisivi. Sul tabellino 16 punti, 6 assist e un pesantissimo 4/6 da 3.
Donkor SV: Solo 4 minuti in campo con due perse, un tiro sbagliato e -9 di plus/minus.
Tate 7,5: Ennesima doppia doppia (18 punti e 11 rimbalzi) frutto della sua strepitosa energia. Inizialmente battezzato dalla difesa non incide da 3, poi ne segna un paio quando più conta. Sua la valutazione più alta di Cantù-Antwerp. Giovane, atletico e di carattere.
Vanwijn 7,5: La carta d’identità dice classe 1995, ma appare già molto maturo. Gioca con intelligenza e fa di tutto: 16 punti, 8 rimbalzi, 7 assist e anche una stoppata. Leggermente impreciso dalla lunetta, ma pilastro della sua squadra.

Sanders 6,5: Anche per lui 2 triple pesanti che ricacciano indietro Cantù nel secondo tempo, anche se chiude con 2/7 dall’arco. Nonostante non tiri benissimo risulta molto utile alla squadra con 13 punti e 4 assist.
Schoepen SV: 5 minuti, un tiro sbagliato e una palla persa.
Bako 6,5: Mangia in testa agli avversari grazie ai suoi centimetri e al suo atletismo. Mette a dura prova la resistenza dei ferri con un paio di schiacciate. Qualche errore da sotto macchia una bellissima prestazione da 8 punti e 11 rimbalzi.
Dudzinski 6,5: È tra i più “vecchi” della squadra (1991) e l’esperienza si vede. Non si nota più di tanto ma è un riferimento. +18 nei 18 minuti con lui sul parquet, 8 punti e 4 rimbalzi sulle statistiche.
Kalinoski 6-: Il meno in palla, ma a parte l’1/4 dal campo non fa danni. Soffre un po’ in difesa ed esce per falli. 3 punti, 2 assist e 2 rimbalzi sono il minimo indispensabile.
Moors 7: Difficile dare un voto all’allenatore quando ancora non si conoscono bene i valori in campo. La gestione della squadra però pare buona. I giocatori dell’Antwerp si cercano e sanno cosa fare, ma soprattutto hanno energia da vendere, anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Trovandosi un gruppo giovane in mano il suo lavoro psicologico, oltre che tattico, è importante e ieri sera sembra essere stato fatto molto bene.





