
Si è svolto domenica 23 aprile il 2° Vertical Lago di Como, con Marco Moletto e Serena Vittori vincitori..e un partecipante speciale.
Ieri, Domenica 23 Aprile 2017, si è svolta la seconda edizione del Vertical Lago di Como. Una gara di 4,5 km con 1.185 mt di dislivello positivo. Se qualcuno si chiede cosa significhi…vuol dire una mazzata!! Partenza da Carate Urio ed arrivo in vetta al monte Colmegnone (1.389 mt).
Per quanto mi riguarda è stata una giornata esaltante…non certo per la mia prestazione, ma per tutto il contorno, per l’atmosfera che si è respirata.
Ti alzi e trovi il sole con un gran cielo azzurro…prima buona notizia. Conoscendo il percorso, pioggia e fango avrebbero complicato non poco le cose, anche perché d’accordo salire in vetta, ma poi bisogna anche scendere con le proprie gambe!
Il mio arrivo a Carate è condiviso per puro caso con un altro atleta, con la Vespa targata Svizzera, che mi fa qualche domanda su come iscriversi, su come rientrare, su come vestirsi in cima…penso sia uno alle prime armi e infatti mi dice che è da poco che corre, ma il suo viso mi dice qualche cosa…non riesco a capire perché mi è famigliare, poi penso: “Ma si, sono tutti uguali questi Svizzeri…”. Mi saluta e si dirige verso il desk per le iscrizioni. Quando lo ritrovo vedo che tutti i presenti lo guardano e che cercano tutti di fare un selfie con lui. Ops…solo ora connetto: è Cadel Evans! Ex campione del mondo di ciclismo, vincitore di un Tour de France, di altre grandi classiche e vincitore di due coppe del mondo di cross country. Mica un “pirletta” qualunque! Abbiamo anche dei super vip al via oggi!
Completo la mia iscrizione e do un’occhiata all’elenco dei partecipanti. Altra botta di vita! Ma sono tutti fortissimi. C’è uno “squadrone della morte” di assoluto livello che puo’ giocarsi la vittoria. Oltre al già citato Cadel Evans (tutti curiosi di vedere come si comporterà in corsa), c’è il vincitore della prima edizione del Vertical Lago di Como Manuel Molteni, l’ex campione del mondo di corsa in montagna Davide Chicco, Marco Moletto del team “La Sportiva“, Marco Colombo del team “Tecnica”…questi sono solo alcuni, altri non li conosco di nome, ma dall’aspetto (permettetemi il termine) cazzutissimo capisco che daranno battaglia.
Sono quasi le 10.00 ed è quindi il momento di prepararsi. Tra poco si parte. Prima del via, toccante minuto di silenzio in memoria di Michele Scarponi, famoso ciclista professionista morto in un tragico incidente ieri mattina.
Mi posiziono nelle retrovie per non dare fastidio alle “belve” là davanti che partiranno subito a tutta. Vedo che anche Evans si è messo abbastanza in fondo, magari nella corsa non è cosi forte…mai pensiero fu piu’ sbagliato! Dopo il via è schizzato via a tutta e non l’ho piu’ visto.
Dopo 50 metri di asfalto si svolta a destra, qualche gradino per cominciare a salire e poi via, lungo una salita infernale. La strada si impenna praticamente da subito, non ho nemmeno il tempo di rompere il fiato che sono già con la lingua a penzoloni. Non mi ricordavo queste pendenze fin dall’inizio. Sono già con la “faccia a terra” e siamo partiti da pochissimo…andiamo bene! In qualche modo riesco a prendere un ritmo che mi permette di salire regolare senza strafare e cercando di non guardare l’orologio arrivo ai monti di Carate dove c’è un ristoro. Un bicchiere d’acqua, una “rifiatata” e di nuovo piegato in avanti. Il caldo si fa sentire e sento che sono zuppo di sudore. Dopo poco pero’ si entra nel bosco e all’ombra si respira un po’ di piu’. C’è anche qualche tratto (per quanto mi riguarda, molto breve) dove si riesce a corricchiare per dare tregua alle gambe. Prima di abbandonare il riparo delle piante c’è l’ultimo muro nel bosco da superare. Qui con l’aiuto dei “Muscoli del Lario” sono state fissate delle corde per dare una mano a superare questo tratto.
Ci si ritrova di nuovo “allo scoperto” per percorrere un traverso in piano dove si puo’ correre. Pero’ la stanchezza nelle gambe si fa sentire ed inciampo piu’ volte nei sassi che spuntano dal terreno. E poi eccolo, lassú c’è il traguardo. Ma prima il salitone finale. Vedi le persone, ma non arrivi mai…pensi che ci sei, ma devi continuare a salire. Senti la gente che ti incita, spingi sulle gambe, e finalmente eccoti in cima! Posso tornare a respirare normalmente e staccare finalmente la faccia dal terreno…che sfacchinata!
Il Vertical del Lago di Como si conferma una gara tosta per veri duri!
Penso di essermi ampiamente meritato il terzo tempo, gentilmente offerto ed organizzato dall’Agriturismo Roccolo San Bernardo. I piu’ sentiti complimenti ai gestori perché hanno dato la disponibilità per il deposito zaini per il cambio indumenti e perché hanno offerto a tutti gli atleti un grande aperitivo. Quello che ho bruciato in un’ora di salita e fatica, l’ho recuperato in due minuti…tutti rilassati e contenti, mangiamo, beviamo e scambiamo opinioni e pareri sulla corsa ed i protagonisti. Ovviamente c’è anche la seconda fase di foto da fare con Cadel Evans, che è andato fortissimo arrivando settimo. A confermare la sensazione iniziale che il livello fosse altissimo, basta vedere la classifica. Davide Chicco, ha migliorato la prestazione dello scorso anno ed è dodicesimo; Manuel Molteni, miglioratosi di circa un minuto, è quinto. A livello femminile si conferma, Vittori Serena, vincitrice anche lo scorso anno. Fortissime anche le donne!

Ecco quindi le classifiche:
UOMINI:
- 1 MOLETTO MARCO 198 00:41:19 – La Sportiva
- 2 MORELLI ANDREA 176 00:45:17 – PT SKYRUNNING
- 3 PANZERI DAVIDE 207 00:45:26 – OSA Valmadrera
- 4 BINELLI LUCA 105 00:45:34 – Atletica Clariana
- 5 MOLTENI MANUEL 101 00:46:17 – GS Villaguardia

DONNE:
- 1 VITTORI SERENA 102 00:54:33
- 2 TAGLIAFERRI ELENA 193 00:54:56
- 3 SERAFINI SUSANNA 112 00:56:35
- 4 CAVALLI GIOVANNA 126 00:57:27
- 5 VALGOI ALESSANDRA 190 00:58:25

In questa giornata di sport, sole ed amicizia, un grandissimo “GRAZIE” e “BRAVISSIMI” agli organizzatori e volontari. Anche questa volta hanno messo in piedi un grande evento, riuscitissimo. Grazie quindi a Lorenzo e Matteo, Grazie a Moltrasio 2013 ASD ed all’associazione Pro Monte di Carate.
Il finale piu’ bello penso siano le parole di Matteo, uno degli ideatori ed organizzatori: “Al di là della gara, la cosa che piu’ mi fa piacere e che mi dà soddisfazione, è il vedere che la riapertura di questo sentiero che stava andando perduto ha funzionato. Sono veramente contento, vedo sempre piu’ gente lungo questo itinerario”.
Piccole, Grandi soddisfazioni!
Il servizio di Espansione Tv dedicato al 2° Vertical Lago di Como





