
A pochi giorni dalla sconfitta nella finalissima, Tete Pozzi non nasconde nell’intervista concessa a noi in esclusiva la sua amarezza ma con uno sguardo già prontamente rivolto al futuro e un ringraziamento più che mai attuale alle sue ragazze.
E’ come se gli fosse passato sopra un tir, per quanto ci sperava nell’ennesima finale della sua carriera. Si dice che non tutte le ciambelle escono col buco, ma questa a Tete Pozzi è francamente restata indigesta.
Lui, che l’anno scorso è riuscito a saper guidare con maestria e grande gioia la prima squadra maschile nel ritorno in serie A2, ora questa stessa categoria per le Rane Rosa che è tornato ad allenare dopo una stagione condotta da coach Maria Pia Sambo, rischia di diventare un po’ stretta.
A distanza di tre giorni dalla gara di ritorno e a mente lucida, emerge più la delusione per la sconfitta della finale o la soddisfazione per un’annata che vi ha visto conquistare il primato del girone Nord?
Devo essere sincero, ho trascorso un paio di giorni veramente tristi. La delusione è stata tanta anche tra le ragazze che han fatto il viaggio di ritorno a piangere. Insieme abbiamo vissuto emozioni veramente forti, vuoi anche perchè eravamo una squadra giovane ma inesperta. Una delusione immensa, ma per fortuna sabato affronteremo con l’Under 19 la semifinale a Como e non avrò modo di ripensarci molto. Ho dovuto ricaricarmi sia io che loro, poichè abbiamo diverse ragazze che si sono spese su due fronti, A2 e Under 19 per l’appunto. Ho disputato parecchie finali, vinte diverse e perse alcune, ma questa mi pesa particolarmente perché sembrava una favola, ci credevo. Vedere così tanta gente mi da emozioni fortissime. Un sentito ringraziamento alle mie giocatrici, sono veramente orgoglioso di loro.

Cosa ha avuto di più Velletri rispetto alla Como Nuoto secondo Tete Pozzi?
Velletri è uscita sconfitta 2-0 lo scorso anno dalla finale anno contro Imperia, sapeva già tutto. E’ passata la squadra migliore, nessun dubbio. Ma non hanno giocato meglio e forse nuotavamo di più noi. A Como non si sono fatti problemi di falli, rigori e tifo contro, lo sapevano già, punto. Poche proteste, sempre con la testa nella partita. Complimenti a coach Di Zazzo che le ha tenute serene senza mai lamentarsi con gli arbitri.E’ passata senza dubbio la squadra migliore, hanno perso tre partite in due anni, qualcosa vorrà pur dire. Da loro poi il contesto era francamente complicato: una piscina piccola e gente assiepata attorno, una sfida che è durata metà purtroppo.
Un’esperienza che può ritornare utile più avanti per buona parte della sua rosa, alla prima finale “tra le grandi”..
Certamente, avevamo già provato in passato un incontro dalla posta così elevata soltanto io e tre giocatrici tra cui capitan Maria Romanò, quando quattro anni fa perdemmo contro Cosenza. Maria non hai mai mollato fino alla fine, le altre han subito la partita. Una esperienza che però va riprovata subito, spero che sia della stessa opinione anche la società. Dobbiamo tenerci il “fuoco” dentro proprio come Velletri, che non si è buttato giù ma anzi ha ingaggiato la nazionale russa Pustynnikova, ritentando con successo la scalata.
Possiamo dire che il futuro di questa squadra potrà essere sicuramente luminoso?
Il gruppo è pronto, è quasi interamente di Como e verrà riconfermato in blocco, quindi le basi da cui ripartire sono ottime. Ho già sentito le intenzioni delle ragazze per la prossima stagione, la voglia c’è. Vediamo se in aggiunta troveremo qualche elemento nuovo in grado di farci fare il salto di qualità.

C’è qualche giocatrice che ha reso più delle aspettative e invece qualcuna che poteva dare di più nel campionato appena concluso?
Sicuramente nessuna al di sotto delle aspettative. Abbiamo giocatrici esplose in A2 a cui non avremmo avuto problema a concedere tanto spazio in A1. Posso riferirti l’ultima frase che ho detto a loro prima della trasferta di Velletri: avete dato tutte il 100% e avete perso di un gol gara 1. A questo punto provate a dare il 101%. Purtroppo a 101% non ci siamo arrivati.
Il momento più esaltante della stagione e invece quello più difficile?
Il più esaltante la quarta giornata contro Verona, abbiamo vinto da loro contro una squadra che domani si giocherà l’A1 in gara 3 contro una corazzata come Ancona, un ulteriore motivo d’orgoglio. La delusione più grande a Padova, una sconfitta che francamente non mi aspettavo e che ha complicato in un certo senso il nostro cammino nel girone di ritorno.
Un giudizio sulle altre squadre del settore femminile pallanuoto?
Il bilancio anche in questo caso è ottimo, con tre formazioni che si giocheranno le semifinali nazionali. Inoltre quest’anno abbiamo lanciato anche la squadra Under 13, per la prima volta nella storia della Como Nuoto.





