
Il Presidente della società gialloblu, Giovanni Dato, sempre più alla guida della sua creatura: sarà anche l’allenatore della prima squadra. Ufficializzati alcuni movimenti sia in entrata che in uscita.
Chi dovesse pensare che il doppio incarico in ambito sportivo, dentro e fuori del campo, possa essere una novità soltanto dei decenni moderni..si sbaglia di grosso. Addirittura, in ambito calcistico, bisogna risalire fino al 1915 per trovare nei vari almanacchi il primo esempio: Virginio Fossati era infatti l’allenatore ma anche il centromediano dell’Inter di quell’epoca. Una doppia veste che ricoprirono anche Meazza sempre coi nerazzurri e Osvaldo Bagnoli con il Verbania tra la fine degli anni ’60 e l’inizio di quelli ’70 (più traghettatori che mister in pectore, va detto). Fino alla vera esplosione degli anni ’90 specie nell’oltremanica, dove certamente questa figura è più diffusa che non da noi.
Un ruolo che rimane comunque ancora piuttosto inusuale nel panorama del calcio italiano, figuriamoci in quello della pallanuoto. Eppure qualche caso c’è: basti pensare ad esempio alla squadra maschile della Bergamo Alta, guidata per anni da Giovanni Foresti. Non sarà invece quella del “player-coach” la carica ricoperta da Giovanni Dato, bensì quella di “presidente-allenatore”. Mettendo così da parte un’altra doppia mansione, ovvero quella di “presidente-giocatore”, interpretata nei primi tre anni della sua società e optando per appendere la calottina al chiodo. Facile pensare quindi che, dopo due stagioni su tre in cui c’è stato un cambiamento in corso della guida tecnica (nel 2016 Trumbic subentrò a De Crescenzo, quest’anno Zoni sollevato prima dei play-out), la prossima possa vedere una sola persona condurre la formazione gialloblu dall’inizio alla fine del campionato.

Nel frattempo, la prima squadra ha iniziato ad allenarsi da circa due settimane in vista di un nuovo torneo di serie B. Il mercato ha per ora regalato gli innesti nel reparto offensivo di Nicolò Genoni e Daniele Osigliani, entrambi provenienti da quel Busto affrontato (e per fortuna battuto) per mantenere la categoria. Confermato lo zoccolo duro composto da capitan Colombara, De Nicola, Tedeschi, Andre Crivellin, Pitic e Maresca, i quali verranno affiancati da alcuni giovani come Uliassi, Arnaboldi, Bottiani, Luca Crivellin, Gorgoglione e Galfetti. Non faranno più parte della rosa comasca Marco Damonte (ritorno ad Arenzano) e Carlo Spalenza, mentre da definire la situazione di Riccioli impegnato sul fronte studi. L’intenzione è quella di puntellarla ulteriormente, con l’ingaggio di un attaccante polivalente e possibilmente di un giovane boa dotato fisicamente.
L’obiettivo prefissato, dopo un 2017 certamente non facile, sarà quello di una salvezza tranquilla da centrare nella regular-season. Ma l’aspetto sportivo non è attualmente l’unico pensiero di Giovanni Dato. Sono giorni importanti anche per quanto l’assegnazione della struttura di viale Geno. Ebbene, nonostante il bando ha decretato vincitrice la Como Nuoto per soli 0,44 punti in data 27 settembre, l’intenzione del suo sodalizio sarebbe di procedere con il ricorso, da presentare tassativamente entro trenta giorni.






