
“I miei sacrifici non sono bastati”, scrive l’ex presidente del Como, Pietro Porro. Che ha pagato i suoi errori ma prima o poi dovrà spiegarceli
I due recenti fallimenti del Como sono ancora oggetto di discussioni. Nelle scorse ore si è tornato a parlare di quello targato Pietro Porro (qui l’articolo del 6 dicembre 2016 in cui vi raccontavamo del suo tentativo di riottenere la società: ricorso respinto). All’ex presidente biancoblu sono infatti stati revocati gli arresti domiciliari dopo il patteggiamento nel processo a suo carico per bancarotta fraudolenta. Dovrà pagare un’ammenda che si aggira sul mezzo milione, ammenda che servirà a risarcire l’erario e i vecchi creditori.

Aver deciso di acquistare subito una pagina de La Provincia di Como e di pubblicarvi una lettera aperta è stata una decisione apprezzabile. Eccone gli stralci più interessanti: “Ho voluto il bene del Calcio Como più di qualsiasi altra persona, con i fatti e non con le parole, contro tutti gli interessi personali … Sono stato abbandonato dalla maggior parte dei soci … Ho sempre detto che sarebbe stato un progetto troppo grande per una persona sola, ho sempre chiesto aiuto (mai nessuno però ha teso una mano) … fino a quando ci sono stato sono riuscito solo a salvare il titolo sportivo e la permanenza tra i professionisti … Grazie agli sforzi fatti a titolo esclusivamente personale abbiamo raggiunto i playoff praticamente ogni anno, conquistato la Serie B e costruito un settore giovanile eccellente … Tutti questi sacrifici non sono bastati … e questo purtroppo sarà il peso che porterò sempre con me, ma con la coscienza pulita per aver fatto tutto il possibile. Io davvero più di così non potevo fare e per aver tenuto duro sto pagando enormi e disastrose conseguenze”. Firmato, Pietro Porro.
Come reagisce il tifoso medio a una lettera del genere? Nello stesso modo in cui reagirebbe un marito lasciato in malo modo, nel momento in cui si sente dire dall’ex moglie che l’ha amato molto e che ha fatto tutto il possibile per salvare il matrimonio. “Moglie, è vero: hai fatto tanto per me, mi hai regalato tanti bei momenti e forse non è nemmeno tutta colpa tua. Ma mi hai fatto male, troppo male”.
La verità è che Pietro Porro ha fatto tanto per il Como raggiungendo risultati importanti ed è stato effettivamente abbandonato dai suoi soci. Ha però commesso errori madornali, amplificati dal fatto che dopo di lui è arrivata la disastrosa gestione Essien. Errori pagati a caro prezzo sia da lui che dal Como.

Avremmo tante domande da fare all’imprenditore comasco. Riguardanti i rapporti con Angiuoni, il centro sportivo di Orsenigo, quella sciagurata stagione in Serie B e non solo. E a questo punto siamo fiduciosi che, prima o poi, Porro si concederà a noi intervistatori. Ascolteremo le sue parole. Con l’atteggiamento critico che si deve a chi ha fatto finire in bancarotta la squadra della nostra città, ma col rispetto che si deve a chi perlomeno ha pagato e pagherà per i suoi errori.





