
Tre giorni al super scontro diretto del Sinigaglia: domenica il Como ospiterà e proverà a sconfiggere la capolista Gozzano. Conosciamola meglio
Si avvicina a grandi passi la partita dell’anno in casa Como 1907. La partita da vincere, la partita che concentrerà su di sé gli sguardi di tutto l’universo della Serie D e non solo. Difficile capire verso quale parte penda il pronostico: di certo i lariani, al dispetto del secondo posto in classifica, sono molto più di un semplice outsider. E non è solo questione di blasone: il Como è in netta rimonta rispetto al Gozzano, è reduce da dieci vittorie casalinghe consecutive e domenica potrà contare su un pubblico numeroso, a cui i piemontesi non sono certamente abituati. Quella lariana è inoltre la squadra più esperta del campionato, sa utilizzare a proprio vantaggio i cartellini (ben 105 ammonizioni ma “solo” cinque rossi) e fa della fisicità e dell’agonismo la sua forza.

Ma sottovalutare la capolista sarebbe un errore madornale. I “Gaburro boys” sono imbattuti da due mesi e mezzo, sono il miglior attacco e la miglior difesa del campionato. In trasferta hanno il miglior rendimento del girone (35 punti in 17 partite), la miglior difesa (12 gol subiti, come la Caronnese) e hanno perso solo due volte, lo scorso novembre, a Sesto e Olginate.
Altre pillole statistiche? In questa stagione il Gozzano ha segnato tutti e cinque i rigori avuti a disposizione: è un record nel girone. E’ la squadra con più stranieri (il russo Mikhaylovskiy, i francesi Evans e Petris, lo spagnolo Perez e il brasiliano Messias). Nelle ventisei volte in cui è andato in vantaggio, non ha mai perso. Punti deboli? Ha subito 11 gol (sui 23 totali) tra il 1′ e il 15′ e tra il 46′ e il 60′. Va da sé, al Como converrà iniziare forte sia il primo tempo che la ripresa. Nonostante l’eccezionale rendimento esterno, nelle ultime quattro trasferte sono arrivati ben tre pareggi (a Inveruno, Varese e Carate).

Capitolo individualità. Il pericolo pubblico numero uno è senz’altro Riccardo Capogna. Possente centravanti 30enne, scuola Lazio, ex Pro Patria, Renate e Lecco, ha già segnato 16 reti in campionato a cui si sommano i due centri in Coppa Italia. E’ in formissima (cinque gol nelle ultime sei partite), devastante quando può controllare il pallone in area avversaria. Gli altri elementi da tenere d’occhio sono gli attaccanti Messias (talentuoso) e Lunardon (capitano 37enne, già sette centri), oltre al faro del centrocampo Segato (ex Pordenone e Venezia, 32 anni, otto gol per lui finora) e al promettente esterno Evans.
La sintesi del match d’andata offerta da vcoazzurra TV





