
Un Como rimaneggiato ma dal grande cuore si porta avanti di due reti contro la seconda forza del campionato, ma i grigiorossi strappano un punto con il forcing finale e Scappini
Ridere o piangere. Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto. Essere orgogliosi della partita fatta oppure amareggiati. Potrebbero essere tanti gli interrogativi da porsi dopo Como-Cremonese, in realtà le risposte sono molto facili. I lariani sono scesi in campo contro una delle due corazzate di questo campionato (l’altra è l’Alessandria) con diversi giocatori infortunati o al meglio acciaccati ed alcuni in tribuna per via delle squalifiche. Una situazione che avrebbe potuto abbattere anche un toro, ma non il Como di questa stagione abituato spesso e volentieri a dare l’anima in campo.
Ma andiamo con ordine. Il match inizia su buoni ritmi, i lariani iniziano a farsi vivi al 10′ prima con Nossa di testa e poi con Chinellato al tiro ma Ravaglia non si fa sorprendere. Al 14′ ancora il bomber n°9 con una conclusione dalla distanza ma altrettanto da dimenticare. Due minuti più tardi dai piedi del suo collega grigiorosso Brighenti parte un tiro-cross con Crispino però vigile. Al 24′ è la Cremonese a pungere con un’azione partita da calcio piazzato: Maiorino la batte tesa, Belingheri prova la rovesciata ma è alta. Ma tre minuti dopo è il Como a passare in vantaggio con un buon gioco di squadra iniziato dal cross di Marconi dalla destra, proseguito con la spizzicata di testa di Chinellato e finalizzata con l’ottimo inserimento di Di Quinzio che batte Ravaglia di piatto mancino. Al 30′ gli ospiti provono subito a replicare con il diagonale di Stanco deviato in angolo da Crispino. La Cremonese nel giro di due minuti tra il 37′ e il 39′ va vicina al pareggio, prima con Maiorino che calcia di poco fuori e poi con la traversa colta da Lucchini. Sul finire del primo tempo indecisione di Marconi per la Cremonese ma Bertani non punisce.
La ripresa vede subito il raddoppio lariano, grazie ad una prodezza firmata Di Quinzio che trova l’incrocio sinistro della porta difesa da Ravaglia. La Cremonese inizia però ad aumentare i giri del proprio motore. Al 23′ Crispino ci mette una pezza su Brighenti respingendo grazie ad un balzo il tiro da vicino dell’attaccante. Due minuti dopo Pessina prova a sorprendere l’estremo difensore ma per poco non ci riesce. I grigiorossi però non sono secondi per caso e in quattro minuti impattano il match: al 32′ Scappini colpisce di testa su cross dalla sinistra di Perrulli, al 36′ concede il bis con la stessa specialità. Gli ospiti a questo punto fiutano addirittura i tre punti, il Como stringe i denti sotto la pioggia e l’ultimo tentativo degli uomini di Tesser è al primo minuto di recupero con la punizione di Perrulli però respinta da Crispino.
Dopo due minuti di recupero il fischio finale, i lariani scedono di un altro gradino in graduatoria e domenica affronteranno in trasferta il Tuttocuoio oggi sconfitto 2-0 in quel di Siena.
COMO: Crispino; Antezza, Briganti, Nossa; A. Marconi, Pessina, Fietta, Di Quinzio (dal 30’ st Damian), Sperotto; Chinellato (dal 40’ st Peverelli), Bertani. A disposizione: Zanotti, Magonara, Cicconi, Rota, Scaglione, Le Noci, Cortesi, Mandelli, Piacentini, Bartulovic. All. Gallo.
CREMONESE: Ravaglia; Salviato, I. Marconi, Lucchini, Gemiti; Cavion, Moro (dal 14’ st Perrulli), Belingheri (dal 27’ pt Scarsella); Maiorino (dal 5’ st Scappini); Brighenti, Stanco. A disposizione: Bellucci, Galli, Procopio, Polak, Stanghellini, Porcari, Pesce, Haouhache, Ferretti. All. Tesser.
Arbitro: Pagliardini di Arezzo. NOTE – Spettatori paganti 917, abbonati 1.213, incasso di 13.083,90 euro. Ammoniti: I. Marconi. Angoli 3-8.





