Como 1907, l’inferno continua. Niente C e futuro indecifrabile

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[ethereumads]

Il Coni ha bocciato il ricorso del Como 1907, costringendolo a restare in Serie D. Tifosi ancora presi in giro e sul piede di guerra

Con le promesse non si scherza. I genitori lo sanno bene: se promettono più volte al proprio figlio di andare a prendere il gelato, o al parco, o a Disneyland, devono portarcelo. Perché poi hai voglia a dire “figlio mio, la gelateria era troppo lontana/per andare al parco era tardi/Disneyland non possiamo permettercelo“. Il figlio ci rimarrà comunque malissimo e perderà fiducia, a prescindere dalla credibilità delle scusanti.

A Como sta andando in scena l’ennesima, estenuante estate-farsa. Un ripescaggio in C che sembrava in cassaforte è sfumato tra un’udienza e l’altra. E con esso svanisce la fiducia nell’attuale società, che nella persona dell’AD Felleca ha assicurato più volte il salto di categoria, salvo poi lasciarselo sfuggire nonostante le cifre invitanti.

massimo nicastro

Colpa di Nicastro che si è dileguato sul più bello, dopo aver parlato di risalita nel calcio che conta e di nuovi soci americani? O colpa del socio sardo che l’ha fatto scappare e che non ha trovato uno straccio di istituto di credito disposto a dargli fiducia? Di certo entrambi hanno responsabilità evidenti. Nicastro: se aveva qualcosa da dire su Felleca, sui conti o sul ripescaggio, perché non parlare in tempi non sospetti? Felleca: per quale reale motivo la fideiussione non è stata trovata?

Una promessa non mantenuta che costa il professionismo al Como 1907. Stesso epilogo dei proclami a vanvera di Puni Essien.

Già la bugia post-bando (“Corda non avrà ruoli in società”), la stagione per molti versi surreale (Andreucci supervisionato dalla tribuna, espulsioni a go-go, insulti via social…) e il ridicolo epilogo di Carate avevano messo sull’attenti i tifosi. Che ora sono furibondi. E poco cambia il post di scuse pubblicato oggi da Ninni Corda, pur lodevole e doveroso.

Il post su Facebook con cui Ninni Corda ha chiesto scusa alla piazza

Qualcuno invoca Nicastro: proprio lui, il desaparecido Nicastro, quello secondo cui il ripescaggio in C non era conveniente. Molti minacciano di disertare lo stadio, stufi di un club cittadino da #mainagioia e di un calcio sempre più insopportabile a tutti i livelli. C’è anche chi dice che non si volesse salire fin dall’inizio. E ripensando alla figuraccia di Carate, al paradosso della fideiussione mancante e ai giocatori da subito confermati per la prossima stagione nonostante alcuni siano palesemente inadatti alla C, la loro tesi ha anche un fondamento.

Ma tant’è. Tralasciando l’inutile ricorso al Tar, l’anno prossimo il Como 1907 giocherà ancora in campi tipo Arconate, Stresa e Busto Garolfo. Con una rosa il cui livello sarà tutto da verificare, un allenatore ancora “supervisionato” e una società che, a questo punto, non si capisce che futuro possa avere a Como. Giusto perché sia chiaro che il peggio deve ancora venire.

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Alessio Lamanna
Già da bambino sognavo di far parte del mondo del giornalismo calcistico. Missione compiuta: dal post-diploma ad oggi, non ho mai smesso di scrivere di Serie C, con un occhio sempre sul Como, mia squadra del cuore. Un privilegio che amo mettere al servizio dei lettori.

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