
L’identikit di sette ragazzi che, per un motivo o per l’altro, si stanno mettendo in luce e possono fare le fortune di mister Andreucci e del Como
(leggi anche ” Antonio Andreucci, ecco chi è il mister del Como 1907“)
Sono passati quattro mesi e mezzo dal playoff di Piacenza. Eppure ripensando a quel 14 maggio, con Gallo in panchina e i vari Nossa, Pessina, Fietta, Di Quinzio e Chinellato in campo, sembra una vita fa. Segno che ormai l’ambiente si sta calando in questa nuova realtà, anche dolorosa, considerando la categoria, ma che perlomeno consente di stringersi attorno a un Como che ha la prospettiva di giocare un campionato di vertice. Verso il match di domenica in casa della capolista Caronnese (POST-EDIT, nel pomeriggio è stato comunicato il divieto di trasferta ai tifosi residenti nella Provincia di Como, nonostante l’Osservatorio non l’avesse richiesto). Tra i giocatori a disposizione di mister Andreucci, alcuni si stanno distinguendo per delle peculiarità. Vediamole.
L’INSOSTITUIBILE – Dario Bova
E’ l’unico, oltre al portiere Kucich, ad aver giocato tutte le partite in campionato da titolare senza mai essere sostituito. 33 anni e una sconfinata esperienza (ha anche giocato in B, a Cesena), le sue buone prestazioni e la sua duttilità – ha già giocato in tutti e 4 i ruoli della difesa – stanno dando una grossa mano al Como. Aspettando i gol: nelle scorse quattro stagioni ne ha sempre segnati almeno tre, domenica ci è andato vicino due volte.
IL CEMENTATORE – Davide Sentinelli
A proposito di esperienza, il 38enne capitano lariano conosce categoria e ambiente. Domenica nel dopo-partita ha apprezzato il sostegno del Sinigaglia e ha detto che ai giocatori serve conoscersi meglio, così da affinare le prestazioni di tutti. Leader (e domenica anche bomber) in campo, Sentinelli sta cercando di contribuire a far diventare un gruppo la rosa biancoblu anche nel tempo libero.

IL PROVVIDENZIALE – Ameth Fall
E’ senz’altro presto per incensarlo troppo, ma potenzialmente il senegalese ha proprio le caratteristiche che servono all’attacco lariano: velocità, dinamismo, capacità di attaccare la profondità, astuzia, visione di gioco. Lo spezzone di gara di domenica è molto, molto incoraggiante.
LA SARACINESCA – Matteo Kucich
Elemento fondamentale. Perché con lui il Como ha sempre in campo un ’98 e perché il portiere scuola Udinese si sta rivelando affidabile e sicuro, nonostante la giovane età. Finora ha sbagliato poco o nulla. L’esperienza dell’anno scorso a Rieti ha messo le fondamenta per sviluppare il suo talento che, se condito dalla necessaria attitudine al lavoro, potrà portarlo lontano.

L’INSIGNE DELLA D – Nicola Petrilli
Le caratteristiche sono proprio quelle: agilità, capacità di saltare l’uomo, tendenza ad accentrarsi dalla fascia sinistra per usare il piede destro, bravo nella battuta delle palle inattive. Se acquisirà continuità ad alti livelli, può essere un top player della categoria.
IL GIOVANE FARO – Edoardo Bovolon
Non tutte le squadre possono permettersi di schierare un ’98 lì, davanti alla difesa, assegnandogli grandi responsabilità in entrambe le fasi. Andreucci lo apprezza, soprattutto atleticamente, e il talento di proprietà dell’Udinese sta ricambiando la fiducia: è sempre meno timido e sempre più fiducioso dei suoi mezzi. Domenica si è sbloccato anche in zona gol.

LA BANDIERA ANCORA A MEZZ’ASTA – Manuel Cicconi
Tra i pochissimi superstiti della scorsa stagione, il centrocampista 20enne può diventare una bandiera lariana. Chissà che il salto di qualità non arrivi dopo il gran gol di domenica. Per dirla come Andreucci nel dopo-Pavia, “può determinare ogni gara, ma prima acquisterà la consapevolezza di essere un giocatore importante e prima lo dimostrerà in campo”. Più chiaro di così…





