
La UnipolSai Cantù non tradisce le attese e riconquista il fattore campo nella semifinale contro Roma espugnando la capitale per 46-58. Chi vincerà sabato prossimo a Seveso volerà in finale.
Senza possibilità di sbagliare. Sono le partite che possono essere le più difficili ma anche le più stimolanti, dipende dai punti di vista. I canturini ne sanno qualcosa, ne hanno vissute diverse in questi ultimi anni e bisogna dirla tutta, spesso e volentieri sono riusciti a dare il meglio di se. Dopo la rovinosa caduta in gara 1 una settimana fa, sinceramente dalla UnipolSai Cantù non ci aspettavamo altro, se non una pronta ed efficace reazione. E così è stato. Quaranta minuti in cui ha avuto il totale controllo della situazione e ritrovando alla fine di essi la smarrita via proprio come Lassie, il leggendario cane del film diretto da Fred McLeod Wilcox. Sabato 21 aprile andrà in scena, presso le mura amiche, le ultime battute di questa gustosa sceneggiatura tra Roma e Cantù. Ma andiamo a vedere com’è andata sul campo.
I primi punti dell’incontro arrivano per mano del protagonista di sabato scorso, ossia Fares, dalla lunetta. Ultimo vantaggio interno con i due punti di Vera (7-5), poi parziale di 7-0 per i brianzoli che si portano sul 7-12. Di Sagar e Di Monte gli ultimi canestri per le rispettive squadre nel primo quarto, che si conclude con gli ospiti avanti per 11-16 e autori così di un avvio migliore rispetto agli avversari
Ad inizio secondo quarto, i brianzoli riescono ad allungare sul +9 grazie ai due punti di tabella di Sagar e al contropiede di Berdun propiziato dal passaggio del suo capitano dopo aver conquistato rimbalzo in difesa. I romani rispondono prontamente con un canestro di Cavagnini e uno di Fares (16-21), poi è ancora il primo a ricucire sul -3 nonostante la mano in faccia di Geninazzi quando mancano 4’17” al riposo. Sagar con un personale e due punti da sotto grazie all’assist di Berdun, ristabilisce il margine di sicurezza a sei lunghezze, lo stesso che vedrà la UnipolSai Cantù avanti allo scoccare dell’intervallo per 22-28, con la magia di Berdun dall’angolo proprio allo scadere dei primi venti minuti di gioco.

La seconda metà di gara si apre con un canestro per parte, prima di quelli ad opera di Papi e Sagar nel pitturato che costringono coach Castellucci a rifugiarsi immediatamente in un time-out, con la sua squadra scivolata sul -10. In uscita di esso pronta risposta di Cavagnini dalla media, ma il successivo “arcobaleno” di Berdun segnala che il bel tempo per la Briantea84 è proprio dietro l’angolo. Contropiede di Sagar per il +12, poi break di 5-0 firmato tutto dal capitano di Roma (31-38). Carossino si invola a canestro dopo un buon recupero della difesa brianzola e Berdun non sbaglia nel suo viaggio in lunetta, Cantù riconquista la doppia cifra di margine. Gli ospiti continuano a fare la voce grossa in difesa, Raourahi mette i panni di Lupin e consente ad Esteche di segnare il 33-45 qualche decimo prima del suono della terza sirena.
In apertura di quarto periodo +14 e massimo vantaggio conquistato dalla squadra di Bergna sempre in campo aperto. Quattro di Fares e due liberi di Cavagnini, Santa Lucia si porta a -8. Due canestri consecutivi di Esteche riportano a dodici le lunghezze tra le due squadre, che rimarranno tali anche successivamente la tripla di Berdun con 3’21” ancora da giocare (44-56). L’infrazione di campo commessa da parte di Stupenengo, è la perfetta fotografia della giornata totalmente no da parte del playmaker di casa. Sarà di quest’ultimo l’ultimo tentativo al tiro dell’incontro odierno, senza esito positivo così come quello precedente di Raourahi, entrambi dalla distanza. La UnipolSai Cantù si impone per 46-58.

I canturini riescono così ad impattare la serie, mostrando un volto completamente differente rispetto a quello di gara 1. Roma che rimane sotto i 50 punti segnati, grazie all’ottima difesa della formazione di Bergna ma anche a banali palle perse in attacco. Andando a dare un’occhiata alle prestazioni dei singoli, la Briantea84 è riuscita a portare in doppia cifra quattro giocatori: Berdun (17), Papi (13), Sagar (12) ed Esteche (11). Nella squadra capitolina benissimo Cavagnini con 24 e più che discreto Fares con 10, ma dietro di loro il “vuoto”.
SANTA LUCIA ROMA – UNIPOLSAI BRIANTEA84 CANTU’ 46-58 (11-16, 11-12, 11-17, 13-13)





