UnipolSai Cantù batte Roma e conquista una nuova finale scudetto

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[ethereumads]

Anche la “bella” risulta una gara combattutissima ed incerta, ma a spuntarla al PalaFamila è la UnipolSai Cantù per 64-55. L’atto conclusivo contro Giulianova dopo la Final Four di Champions Cup ad Amburgo.

 

Dentro o fuori, la partita senza un domani. Per chi perderà in questa gara3 di semifinale calerà definitivamente il sipario nel campionato italiano 2017/18 di basket in carrozzina, mentre per chi vincerà il sogno di cucirsi sul petto il tricolore potrà continuare. In una serie non certamente banale: il fattore campo è infatti saltato nei due precedenti incontri (gara1 successo romano, gara2 successo brianzolo), ma anche il bilancio stagionale tra le due formazioni è in perfetta parità (2-2). Società che stanno facendo la storia di questo sport, ben 27 scudetti in tutto tra UnipolSai Cantù (6) e Santa Lucia (21), ma in gioco ne resterà per l’appunto soltanto una.

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Il primo ad andare a segno nel match è capitan Sagar, al quale faranno seguito due canestri di Fares e uno di Papi per il 4-4 iniziale. Berdun in allontanamento e Stupenengo dalla media, le due squadre continuano a procedere a braccetto fino ai due liberi di Cavagnini per l’otto pari. Mini-allungo per Cantù sul 12-8 con due di Papi ed altrettanti di Raourahi, ma alla prima sirena il divario tra le due formazioni non sarà tanto diverso: +3 Briantea grazie ad un libero di Ian Sagar (15-12).

Berdun prima e Santorelli poi, trascorso un minuto dall’inizio del secondo periodo la UnipolSai si porta sul +7. E sono sempre loro a regalare il +9 dopo il canestro di Di Monte che pone fine al digiuno capitolino (23-14), mentre con il bersaglio a segno di Esteche si scollina la doppia cifra di vantaggio. Santa Lucia si dimostra coriacea, producendo un break a proprio favore di 6-0 si riporta sotto sul 25-20 con Vera che fa saltare Esteche e segna. Cavagnini fa male due volte consecutivamente nel pitturato, Roma è a -3. L’ultima parola prima del riposo spetta però a Berdun, che firma dall’angolo il 30-26 con il quale UnipolSai Cantù e Santa Lucia andranno al riposo.

La ripresa si apre con la stoppatona di Esteche su Torquati ma soprattutto il quarto e pesantissimo fallo di Fares, colto in flagrante in attacco. Berdun si inventa il 32-26, poi vede il taglio del suo capitano che appoggia nella retina il ritrovato +10. Il protagonista di serata per gli ospiti è sicuramente Vera, che concretizza un gioco da tre punti ma usa anche sapientemente il tabellone (40-35). Bellissimo triangolo in attacco Sagar-Geninazzi-Raourahi con due punti di quest’ultimo, discutibile antisportivo comminato a Muino che però i canturini non sono propriamente abili a sfruttare: arriva un libero siglato da Raourahi e tre errori consecutivi al tiro (due per Sagar, uno per Santorelli). L’ultimo canestro di questo terzo periodo è ad opera di Stupenengo da sotto, Briantea avanti con un discreto margine (46-39) con ancora dieci minuti da giocare.

Ma lo dicevamo prima, Vera è on-fire questa sera e trascorsi solo otto secondi dall’avvio dell’ultima frazione, colpisce dall’arco per il -4. E’ sempre l’ex Cd Ilunion a castigare dalla media, -2 Santa Lucia e inevitabile arriva il time-out di Bergna a 6’42” dalla conclusione. Papi da sotto prova a ridare ossigeno alla sua squadra, arriva il quinto fallo di Fares e Berdun dalla media mette il 53-48. Roma però pare avere sette vite come i gatti, vuole vendere cara la sua pelle e con i due punti di Cavagnini dalla media è in scia ai padroni di casa (53-52). Vera da sotto fallisce il sorpasso, canestro sbagliato canestro subito: tripla di Esteche di importanza capitale (56-52). Cantù però è in bonus, Carossino commette fallo in attacco prima e in difesa poi, due liberi di Vera e gli ospiti sono nuovamente a -1. Gioco da tre punti di Sagar e rimbalzo+canestro di Carossino, coach Castellucci ferma il gioco sul 61-55. Stupenengo sbaglia la sua conclusione, Roma opta così per spendere falli in serie per raggiungere il suo bonus con poco più di sessanta secondi al termine della partita. Dalla linea della carità Esteche ne metterà uno e Berdun due, mentre tutti i tentativi in attacco degli ospiti saranno vani con il punteggio finale che reciterà 64-55 per Cantù.

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Carlos Francisco Vera Antequera (S.Lucia), non è bastata la sua grande prova ai romani

La UnipolSai Cantù suda le fantomatiche sette camicie ma alla fine riesce a raggiungere la finalissima scudetto, nella quale troverà un po’ a sorpresa la Deco Group Amicacci Giulianova che ha liquidato con un 2-0 Santo Stefano. Roma esce a testa altissima e prosegue il suo percorso di crescita dopo la rifondazione attuata nella stagione scorsa. Nei tabellini di questa gara 3 balzano all’occhio i 22 punti di Berdun e i 21 per Vera, ma a primeggiare è capitan Sagar che raccoglie un 24 di valutazione (13 punti, 16 rimbalzi e 3 assist).

UNIPOLSAI BRIANTEA84 CANTU’ – SANTA LUCIA ROMA 64-55  (15-12, 15-14, 16-13, 18-16)

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Marco Ballerini
Un calcio al pallone, due tiri a canestro, una corsa nei boschi, una pedalata tra salite e discese, una nuotata nel mare, una sciata nel bianco, una pagaiata sul lago.. Sacrifici, sudore, fatica, passione, socialità, emozioni, obiettivi, traguardi.. Lo sport è sempre un ottimo pretesto per VIVERE e per sentirsi VIVI !!

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