
Partita senza storia dall’inizio alla fine tra UnipolSai Cantù e Santo Stefano, finita 78-45. I canturini alzano al cielo la Supercoppa Fipic per la quarta volta nella loro storia, dopo i successi del 2013, 2016 e 2017.
Ripartire da dove si è finito, ovvero sollevare un nuovo trofeo. Questo il chiaro obiettivo della Briantea84, scesa nelle Marche al Palazzetto di via Ungheria a Porto Sant’Elpidio per affrontare il Santo Stefano Avis. In palio la 18^Supercoppa Fipic che vede di fronte ai canturini campioni tricolori in carica, i marchigiani finalisti della scorsa Coppa Italia. Occasione per la squadra brianzola di ritrovare un altro grande ex (oltre a Davide Schiera) che risponde al nome di Jordi Ruiz, dopo un anno trascorso presso la corazzata spagnola del Cd Ilunion Madrid.

Coach Marco Bergna che preferisce di affidarsi a meccanismi già oliati ad inizio partita, schierando il quintetto composto da Berdun, Raourahi, Santorelli, Papi e Sagar. E gli effetti si notano subito: 9-2 per la sua squadra al 2’56”, con coach Ceriscioli costretto a fermare il gioco. Un avvio di gara in cui spicca da subito la coralità canturina, diversamente da Santo Stefano che si affida spesso alle azioni solitarie in particolar modo di Mehiaoui. E’ proprio quest’ultimo a far riavvicinare nel punteggio la sua formazione, dopo aver arpionato un rimbalzo su un suo libero sbagliato e averlo tramutato in due punti (11-9). Santorelli permette alla UnipolSai di riguadagnare sei punti di margine, con un canestro nel pitturato ma anche con uno dalla sua classica mattonella. Carossino, appena entrato in campo, risponde presente e ha poi modo con un personale realizzato di fissare il punteggio sul 21-11 a fine primo quarto.
Margine di una decina di punti che la squadra di Bergna riesce a conservare per buona parte della seconda frazione. Debutta finalmente De Maggi tra i biancoblu, mentre Schiera fa altrettanto tra i biancoverdi siglando il canestro da sotto del 25-17. Nei minuti finali prima dell’intervallo spazio anche all’argentina Perez, istanti di gioco in cui i canturini fanno letteralmente il vuoto. Artefice del break mortifero è il suo connazionale Berdun, che con nove punti consecutivi e realizzati in tutte le salse, consente a Cantù di andare al riposo della Supercoppa Fipic 2018 sul +21 (38-17).
Nella ripresa il canovaccio dell’incontro non cambia, anzi, il “de profundis” per i biancoverdi diventa ancora più marcato. Ghione realizza da sotto, Santo Stefano tenta una difesa ancor più aggressiva ma De Maggi con il 2/2 porta la UnipolSai sul +23. E’ Berdun, manco a dirlo, a caricarsi la propria formazione in attacco nella parte finale del terzo periodo. Dieci punti che permettono alla Briantea di entrare nell’ultimo quarto con ben 27 punti di vantaggio.
La gara sostanzialmente è già bella che chiusa, marchigiani autori di due falli antisportivi. Sul secondo di essi, Papi con due personali infligge il massimo svantaggio a Santo Stefano, che sprofonda sul -37 (73-36). Ultimi giri di lancette utili soltanto a fini statistici, con Giaretti (top-scorer dei suoi con 12 punti) l’ultimo ad arrendersi per gli sconfitti. E’ proprio suo l’ultimo canestro della contesa, che termina sul 78-45. Mvp della manifestazione Berdun con 26 punti.

UnipolSai che può così sollevare la sua terza Supercoppa Fipic consecutiva, la quarta in tutto considerando anche il successo del 2013 a Palermo. Ora due settimane prima dell’esordio in campionato, sul campo di Santa Lucia Roma.
UNIPOLSAI BRIANTEA 84 CANTU’ – S.STEFANO AVIS 78-45 (21-11, 17-6, 17-11, 23-17)





