
La Red October Cantù ha nella quota 88 punti segnati la linea sottile tra vittoria e sconfitta. Vince al di sopra, perde al di sotto. Intanto i giocatori biancoblu scalano le classifiche individuali.
Che la Red October Cantù vinca le partite soprattutto in attacco è cosa ormai risaputa. Coach Sodini ha costruito una squadra dalla forte impronta offensiva, valorizzando le caratteristiche dei propri giocatori, senza dubbio più improntati alla realizzazione, alla corsa, ai ritmi alti, piuttosto che ad un gioco ragionato e ad una difesa impenetrabile.
I numeri, sembrano ancora una volta confermare questa tendenza. Quando Cantù riesce a tenere alto il ritmo e a segnare tanto, porta a casa il risultato. C’è una quota, in particolare, sopra cui i brianzoli sembrano quasi imbattibili: 88 punti. Nelle 14 gare sopra questa soglia sono arrivate 12 vittorie, con sole 2 sconfitte. Al contrario, quando la squadra segna meno, ha portato a casa i due punti solo contro Avellino (83-82) a fronte di 10 partite perse. Gli 88 punti sembrano dunque rappresentare un netto spartiacque tra il successo e la sconfitta.
Nelle produttive mani del suo quintetto, la Red October Cantù continua intanto a sognare i play-off. A 5 giornate dal termine del campionato occupa la sesta posizione con 26 punti, frutto di 13 vittorie in 25 partite. Si tratta del massimo risultato dalla stagione 2013/2014 a questo punto del calendario.

Red October Cantù, ma che quintetto hai?
A proposito di quintetto e di talento individuale, i giocatori della Red October Cantù continuano ad essere ai vertici delle principali graduatorie statistiche.
Christian Burns continua ad essere il migliore del campionato per valutazione con 19,4. La media è ancora più incredibile se si considerano solo le ultime 3 partite, in cui viaggia a 24. Burns guida anche la classifica dei rimbalzi, con 9,9 a serata. Quasi doppia doppia di media per lui, che segna 13,9 punti. A proposito di doppie doppie, con quella di sabato contro la Virtus è salito a 14 stagionali, ben 5 in più del secondo in questa classifica, ovvero Omogbo di Pesaro.
I problemi al dito non fermano la furia di Randy Culpepper, che mantiene il terzo posto (escludendo Lalanne, non più a Brindisi) per valutazione in campionato (18 a gara). Randy è anche primo per recuperi (1,9), secondo per falli subiti (5,1) e quinto per punti realizzati (17,1).
Grazie agli 8 assist nella partita contro Bologna, Jaime Smith ha riacciuffato il quinto posto nella classifica dei passaggi smarcanti, salendo a 4,4 a serata.
Posti in top 5 anche per Jeremy Chappell e Charles Thomas. Il capitano è quarto per recuperi con 1,6 a match, mentre “Hoodie Carlo” è quinto per percentuale dalla lunetta (84,1%, grazie a un 74 su 88).

Andrea Crosariol, ai box da diverse giornate, è ancora presente nella classifica delle stoppate, al secondo posto con 1,2 palloni rispediti al mittente.
Salvatore Parrillo non appare nelle graduatorie ufficiali, poiché non raggiunge il numero di tentativi minimo, ma il suo 52,1% da 3 gli varrebbe il secondo posto dietro a Scrubb di Avellino.
Nessuna eccellenza per Perry Ellis, di cui però possiamo valutare l’impatto dopo 6 partite. 4 vittorie e 2 sconfitte da quando è in Brianza. 7,8 punti a serata, con un massimo di 13 contro Pistoia. Aggiunge quasi 5 rimbalzi, di cui un paio offensivi. Preciso da dentro l’arco (54,8%), dove ha dimostrato di avere polpastrelli molto morbidi. Più impreciso da 3, ma soprattutto dalla lunetta (58,3%). Valutazione sempre in positivo, al contrario del plus/minus. Nonostante ciò, il suo impatto è sicuramente buono.





