
Conosciamo le caratteristiche della Betaland Capo d’Orlando che domenica alle 17.30 affronterà la Red October Cantù al PalaBancoDesio.
Domenica pomeriggio, al PalaBancoDesio, arriva la Betaland Capo d’Orlando, avversaria di una Red October in cerca di riscatto. Dopo le due deludenti trasferte di Pesaro e Sassari, Cantù cerca punti importanti per scacciare gli spettri della retrocessione e tornare a guardare in alto. Di fronte troverà una delle belle sorprese del campionato. L’Orlandina di coach Di Carlo occupa attualmente il sesto posto in classifica, a pari merito con Pistoia e Trento, che ha avuto la meglio sulla compagine siciliana nell’ultima giornata di campionato.
Uno dei segreti del successo della Betaland Capo d’Orlando è la percentuale al tiro. La squadra di Di Carlo guida infatti la classifica della Serie A per percentuale dalla lunetta, con un ottimo 78,7%, è quinta da 3 punti (37%) e solo nona da 2, tirando comunque con oltre il 50%. Difende inoltre efficacemente, rubando 8 palloni a partita, dato che le vale il quarto posto in graduatoria. Per contro paga qualche errore di troppo in fase offensiva e perde quasi 16 palloni ad allacciata di scarpe. Solo Milano ne perde di più.
Se il Pala Fantozzi sembra essere un vero e proprio fortino, l’Orlandina incontra invece grosse difficoltà a vincere lontano dalle mura amiche. Solo due vittorie in nove partite giocate fuori dalla Sicilia, entrambe di un punto, con Brescia e Torino. Il dato più eclatante sembra essere quello dei punti subiti: 71 di media in casa, 86 in trasferta.
La partita dell’andata dovremmo ricordarcela tutti. Non vorremmo ma ne siamo costretti. La Pallacanestro Cantù ha subito la peggior sconfitta in 80 anni di storia, 96-53, con il solo Darden, autore di 18 punti, a giocare in maniera sufficiente. Era una fase di rodaggio, è cambiato molto da allora. Vincere è l’imperativo per lasciarsi alle spalle quella terribile serata.
Il quintetto
A proposito di cambiamenti, a differenza della gara d’andata, in cabina di regia la Betaland Capo D’Orlando non ha più Bruno Fitipaldo, volato in Turchia, al Galatasaray. Al suo posto è arrivato Nikola Ivanovic, playmaker montenegrino classe ’94, che nonostante la giovane età ha dimostrato leadership ed esperienza. Quasi 16 punti a serata, 100% dalla lunetta e 39,3% da 3 nelle sue prime 4 partite alla corte di Di Carlo.
Un altro giovane di grande personalità è la guardia-ala Vojislav Stojanovic. La sua carta d’identità dice 14 aprile 1997 alla voce “data di nascita”, ma già nel 2014 ha assaggiato il difficile parquet della Stella Rossa Belgrado. 8,8 punti a partita in questa stagione, ma un non esaltante 56,7% dalla linea della carità, suo tallone d’achille.
Il centro della Betaland è il croato Mario Delas, che porta alla causa 11 punti a partita, e solidità a rimbalzo (5,2 di media). Non disdegna la conclusione dalla lunga distanza, sebbene per ora solo 2 dei suoi 15 tentativi abbiano trovato il fondo della retina.
Chiudono il quintetto due veterani. Il primo, Drake Diener, non ha bisogno di grosse presentazioni. Dopo nove anni è tornato a vestire la casacca dell’Orlandina, che lo aveva fatto esordire in Serie A nella stagione 2007/2008. Secondo miglior tiratore dalla lunga del campionato, grazie al suo 48,5%, si conferma un ottimo tiratore anche avvicinandosi a canestro (57,9% da dentro l’area dei 6,75). Il secondo, l’ala Dominique Archie, è uno dei principali attori offensivi del sistema di gioco di Di Carlo, con quasi 13 punti di media e oltre il 40% da 3, ma è anche preziosissimo sotto le plance con 5,8 rimbalzi catturati. Per contro, è uno dei più distratti, con 3 palle perse a match.

Il supporting cast
Sono quattro i giocatori della Betaland Capo d’Orlando che escono regolarmente dalla panchina. In cabina di regia, minuti di qualità vengono offerti dal giovane italiano Tommaso Laquintana, che compirà 22 anni a luglio. Il play nativo di Monopoli contribuisce ai successi della squadra con 6,7 punti di media, un perfetto 50% da 2 (30/60) e il 38% da 3.
L’orgoglio tricolore è tenuto alto anche dall’ala-centro Antonio Iannuzzi, grande lottatore, da buon campano, e una delle rivelazioni della stagione. Oltre all’apporto fisico si dimostra un giocatore di intelligenza, utile alla manovra della squadra. 8,5 punti in 21 minuti di pura sostanza.

L’ala Milenko Tepic, è un altro preziosissimo elemento, talvolta schierato nello starting five. 28 minuti in campo ogni sera per lui, che ripaga la fiducia con 7,8 punti, 5,5 rimbalzi ed estrema precisione dalla lunetta (90%).
A chiudere le rotazioni ci pensa Zoltan Perl, guardia ungherese del ’95 che, a dispetto del ruolo, preferisce tirare da dentro l’area e non da tre punti, dove per ora ha solo un 3/10.
A referto, ma raramente lanciato nella mischia, anche il quarantenne Sandro Nicevic, mentre gli ultimi due posti sono occupati a turno da giovani under 18.
Le formazioni
Red October Cantù
3 Alex Acker
4 Riccardo Chinellato
5 David Reginald Cournooh
7 Biram Baparapè
8 Salvatore Parrillo
10 Fran Pilepic
12 Patrick Calathes
13 Craig Callahan
21 Tremmell Darden
22 Zabian Dowdell
23 Francesco Quaglia
25 JaJuan Johnson
All. Kiril Bolshakov
Betaland Capo d’Orlando
0 Giorgio Galipò
4 Milenko Tepic
7 Antonio Iannuzzi
8 Tommaso Laquintana
9 Zoltan Perl
10 Sandro Nicevic
13 Mario Delas
16 Drake Diener
20 Nikola Ivanovic
21 Dominique Archie
23 Vojislav Stojanovic
All. Gennaro Di Carlo
Palla a due alle ore 17.30.
Di seguito il video con l’ex Fioretti ospite di RadioDocFM che parla anche del match di domenica





