
Presentata ai propri tifosi in piazza Garibaldi la Pallacanestro Cantù, al secondo anno consecutivo alla caccia della promozione in A1.
Presentazione 2022/23 atto secondo. Dopo la serata al Relais Castello di Casiglio a Erba riservata a istituzioni e partner, ventiquattr’ore più tardi la Pallacanestro Cantù ha tolto nuovamente i propri veli nella centralissima piazza Garibaldi, concedendosi all’abbraccio dei suoi tifosi. Per la verità non moltissimi, circa duecento comprensivi di un folto gruppo di Eagles: evidentemente i primi freschi serali autunnali hanno inciso non poco nella scelta di molti.
Una serata, condotta dal capo redattore sportivo de La Provincia di Como Edoardo Ceriani e dalla nota giornalista Rai Alessandra D’Angiò, propizia anche per presentare la nuova divisa da gioco nonché la mascotte, quest’ultima reintrodotta a distanza di anni. Tuttavia, i grandi protagonisti non potevano che essere i giocatori biancoblu, unitamente alla loro guida tecnica Meo Sacchetti.

Le dichiarazioni di coach e atleti della Pallacanestro Cantù
Ma l’ex Ct della nazionale si è dimostrato, al tempo stesso, anche una guida spirituale. Le sue parole ne sono una prova. “Abbiamo tutti una bella responsabilità, non è semplice giocare per Cantù: qui non si può barare – senza tanti di giri di parole Romeo Sacchetti -. Dovremo mostrare molto bene ciò che siamo, sapendo che non possiamo prendere in giro nessuno. Inoltre la mia carriera da giocatore e allenatore, con quest’ultima partita dal basso, mi ha insegnato che non bisogna porsi limiti e che bisogna sempre pensare in grande. E in tutta onestà mi aspetto molto di più, di quello visto finora, da questa squadra. I miei ragazzi devono semplicemente credere nelle loro possibilità, questo sarà il lavoro più difficile del mio lavoro”.
Una formazione ancora capitanata da Matteo Da Ros, che ha dichiarato “essere capitano di una squadra del genere è una grande responsabilità ma anche un orgoglio incredibile. L’anno scorso non è stato da buttare, dovremmo utilizzare quelle basi per costruire un qualcosa di più prolifico”. Sguardo in parte rivolto al passato anche per Stefan Nikolic “spero di non rivivere quella sensazione di delusione dopo gara5 a Scafati. E’ stato difficile ma abbiamo voglia di rifarci quest’anno”. Diversamente da Lorenzo Bucarelli “una responsabilità giocare a Cantù per tutta la storia che ha ma dobbiamo concentrarci sul presente”. E da Francesco Stefanelli “proverò in ogni partita a ripagare la considerazione che attualmente ho. Felice di far parte di questo progetto per altri due anni, spero che siano pieni di soddisfazioni”.
A chiudere i pensieri dei riconfermati l’umilissimo Giovanni Severini “qui per imparare con tanti giocatori esperti che hanno già vinto questo campionato, davvero tosto da vincere”. Poi spazio ai nuovi, come Filippo Baldi Rossi “so l’ambizione del club e dei tifosi che sono riusciti a fare la storia del basket. Loro si aspettano tanto da noi alla domenica, da lunedì al sabato dovremo parlare poco e lavorare tanto”. Etica perfettamente condivisa anche da Giovanni Pini “il lavoro quotidiano sarà fondamentale, il roster è importante ma è risaputo che contro Cantù tutte vorranno dare il meglio, dovremo impegnarci più degli altri”. Aspettative alte anche per il play titolare Roko Rogic “Ho conosciuto il basket di A2 ma ora sono in un club migliore che voglio riportare dove merita di stare”. Conscio delle difficoltà anche il suo cambio Nicola Berdini “sarà un torneo molto difficile con tante squadre competitive. Proverò a dare una mano per raggiungere i nostri obiettivi”. Di poche parole invece Dario Hunt “pronto a portare tutta la mia esperienza da giocatore di alto livello al servizio del team”.

Le dichiarazioni della dirigenza della Pallacanestro Cantù
Sul palco allestito in piazza Garibaldi sono ovviamente saliti anche i dirigenti biancoblu. A partire dal suo presidente. “Continueremo a metterci testa e cuore per perseguire i nostri obiettivi che voi tutti conoscete bene, onorando la nostra maglia e la nostra storia – le parole di Roberto Allievi -. Sia squadra che staff sono fortemente motivati per raggiungere quei traguardi fissati prima di entrare nella nostra nuova casa nel 2024/25. A tal proposito ringrazio il Sindaco e tutta l’amministrazione per quello che hanno fatto finora, per il conseguimento di una meta oramai prossima”.
Particolarmente fiducioso di è mostrato anche il Gm dei brianzoli. “Sono ottimista, confido molto nella capacità di questi ragazzi nel lottare per ciò che serve – ha esordito Alessandro Santoro -. Vincere per noi è importante ma non lo si può fare senza tale prerogativa. Qui a Cantù ho comunque scoperto tanta passione e competenza. Dobbiamo ringraziare anche chi lavora dietro alle quinte, in tutti questi anni da dirigente faccio fatica a ricordare un livello qualitativo di questo tipo. Con una società del genere credo che potremo andare lontano”.
Anche per il Ds dei canturini la ricetta per raggiungere i traguardi societari è una sola. “Dovremo dare il 110% tutte le domeniche, le vittorie arriveranno poi di conseguenza – il pensiero di Fabrizio Frates -. Anche perché credo non siano soltanto i successi ad emozionare questo pubblico, abituato anche a vedere bel basket. Se la squadra proverà a dare il massimo delle proprie performance, i tifosi apprezzeranno a prescindere dal risultato. E ciò i ragazzi lo capiranno appena entreranno per la prima volta al PalaDesio”.





