
Le due società di punta del nostro territorio, Pallacanestro Cantù e Como 1907, hanno saputo muovere una consistente massa di tifosi domenica scorsa nei loro eventi. Un successo sugli spalti in attesa dei verdetti del campo.
Se vogliamo essere larghi, 10.000 persone. Se invece vogliamo essere precisi e puntigliosi, 9670 (ci perdonino gli “infinitesimali” tifosi meneghini e piemontesi se li abbiamo inglobati nel conteggio..) . Non stiamo parlando di numeri da capogiro in senso stretto, per di più se si tratta della somma di due eventi sportivi differenti. Ma alzi la mano chi a settembre, era pronto a scommettere su affluenze di questo tipo per accorrere a vedere i match della Pallacanestro Cantù e del Como 1907.
Si perché, va ricordato, l’estate per entrambe le società non è stata tra le più serene. Tutt’altro. Da una parte la squadra di calcio comasca che, nel giro di 365 giorni, è riuscita nell’ardua impresa di incassare ben due fallimenti, prima sotto la gestione Porro e poi quella da “romanzo giallo” ma senza ancora una soluzione di Akosua Puni Essien. Dall’altra invece lo storico club di pallacanestro canturino, alle prese con improvvise difficoltà di vario genere dove i più maligni (o pessimisti, come preferite) mettevano in discussione addirittura la partecipazione al campionato 2017/18. Insomma, nel cielo sopra la provincia di Como che soventemente è dipinto di blu proprio come il colore di queste due realtà, erano ben addensate nubi scure e minacciose.

Non solo: una campagna abbonamenti francamente discutibile della Pallacanestro Cantù e una serie D non propriamente ambizione e tradizione per i tifosi comaschi, erano sicuramente discreti disincentivi che rischiavano di tenere quanto più vuoti spalti del PalaDesio e dello Stadio Sinigaglia. Abbiamo ancora negli occhi, così come pure coach Sodini, le poco più di mille anime presenti alla prima casalinga canturina contro Cremona. Mentre continuiamo a constatare ancora ad oggi, come d’altronde era risaputo, le sparute presenze di sostenitori delle squadre avversarie dei lariani nella prima categoria dilettantistica dopo il professionismo.

Eppure, da settembre dell’anno scorso in poi, un buon cammino è stato intrapreso da società, squadre e supporters di Como e Cantù. In un crescendo rossiniano legato ai buoni risultati e certamente non scontati. Soprattutto grazie all’ottimo atteggiamento mostrato dai ragazzi di Sodini, via via la presenza media nel palazzetto brianzolo è salita di giornata in giornata. In riva lago, va detto, l’affluenza è sempre stata abbastanza costante e nonostante le primissime uscite stagionali sul “neutro” di Seregno, con il picco di 2895 spettatori alla prima al Sinigaglia. Insomma, numeri che certamente la stragrande maggioranza delle piazze di Serie D si possono solo sognare.
Fino a due giorni fa, quando in concomitanza di due sfide clou contro Milano (6297) e la capolista Gozzano (3373), si sono registrati i rispettivi record stagionali (e nel caso brianzolo di sempre) ai botteghini. Dati che hanno sicuramente strappato più di un sorriso alle rispettive proprietà e dirigenze, nonostante il risultato sul campo non sia stato quello sognato. Ma poco importa, una prima grande vittoria c’è stata alla voce “tifo”, ora attendiamo trepidanti che possano arrivare anche quelle che più contano, ossia play-off Cantù e promozione per il Como. Sarebbero i nostri e i vostri scudetti. Per poter gridare finalmente, tutti insieme, “ma il cielo è sempre più blu” !





