PalaFamila Seveso, è qui la festa tricolore della Briantea

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[ethereumads]

Si sono svolte ieri pomeriggio al PalaFamila Seveso le celebrazioni per la conquista del terzo scudetto consecutivo della UnipolSai Cantù, conquistato domenica 20 maggio sul campo della Deco Group Amicacci Giulianova.

Mai banali. Vincere un campionato fuori casa e non tra le mura amiche può essere bello ma non bellissimo. Si, proprio così. Perchè esultare in mezzo a tutti i tuoi tifosi ha un altro sapore, unico oseremmo dire. La vita però non è sempre programmabile, figuriamoci un trionfo sportivo. Loro della Briantea negli ultimi anni avevano sempre avuto la fortuna di alzare il più ambito dei trofei nazionali sul parquet “amico”, quest’anno è andata diversamente. Così, dopo il successo in gara 2 a Giulianova che ha fatto il pari con quello di gara 1, hanno pensato bene di poter festeggiare il tutto nel loro PalaFamila Seveso.

All’appuntamento si sono presentate circa 150 persone, che hanno potuto omaggiare con i propri applausi e il proprio affetto i giocatori e lo staff della prima squadra di basket in carrozzina del club di Alfredo Marson. Accanto a loro anche i giovanissimi dell’Under 22 che si sono laureati vice campioni d’Italia, cedendo in finale ai più esperti Bradipi Circolo Dozza di Bologna. La speaker d’eccezione è stata Silvia Galimberti, responsabile della comunicazione. Su un vero e proprio maxi-schermo, sono state proiettate le immagini dei successi stagionali, tre proprio come l’anno passato: Supercoppa Italiana, Coppa Italia e Scudetto, senza dimenticare la perfetta organizzazione dei quarti di finale di Champions League, con la squadra canturina che è poi riuscita a volare alle Final Four di Amburgo centrando un meritato terzo posto continentale.

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I tre trofei conquistati in questo 2017/18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ stato sottolineato più volte come non fosse affatto scontato ripetere ancora una volta il “triplete”, anche se oramai il mondo Briantea ci ha abituato fin troppo bene. Non potevano certamente mancare i consueti interventi. Il primo a prendere parola è stato capitan Ian Sagar, che ha voluto ringraziare tutto il pubblico per il sostegno durante l’anno nelle partite casalinghe. Dello stesso tenore le frasi di coach Bergna, che ha voluto ricordare i venticinque tifosi presenti ad Amburgo ma anche riconoscere il giusto merito al suo staff ed ai giocatori che per otto mesi hanno dato veramente tutto, nonostante ad inizio stagione non fossero così tanto favoriti come nelle stagioni precedenti. L’ultimo a prendere in mano il microfono è stato il vulcanico presidente Marson, che ha più volte sottolineato come la UnipolSai Cantù è come una grande famiglia, destinata ad allargarsi sempre di più, ipotizzando addirittura nel giro di qualche anno di poter raggiungere i 2000/3000 spettatori ad incontro. Con una tale eventualità, sarà inevitabile prendere in considerazione un’alternativa al PalaFamila Seveso. Ma lanciando anche un nuovo grande guanto di sfida per l’anno successivo: stabilire un record mondiale. Consisterà nel cercare di riempire i 12.000 posti del Forum di Assago, in una partita di campionato che verrà poi stabilita una volta ufficializzato il prossimo campionato.

Per concludere in bellezza, le tradizionali foto di rito, il rinfresco e l’Mvp delle finali scudetto Adolfo Berdun che non ha saputo esimersi dal ripetere il consueto taglio della retina. Per tutti un arrivederci al 2018/19.

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Adolfo Berdun, esperto in taglio di retine

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Marco Ballerini
Un calcio al pallone, due tiri a canestro, una corsa nei boschi, una pedalata tra salite e discese, una nuotata nel mare, una sciata nel bianco, una pagaiata sul lago.. Sacrifici, sudore, fatica, passione, socialità, emozioni, obiettivi, traguardi.. Lo sport è sempre un ottimo pretesto per VIVERE e per sentirsi VIVI !!

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