Orlandina Basket: la carica dei giovani per provare a stupire

Orlandina Basket
[ethereumads]

Nella penultima giornata del girone d’andata la Red October ospita una giovanissima Orlandina Basket. Conosciamo i protagonisti, tra cui spicca Kulboka.

 

L’Orlandina Basket è da qualche anno una bellissima realtà della nostra pallacanestro. Con un budget non di primissimo livello, riesce a creare ad ogni stagione un roster interessante, in grado di regalare soddisfazioni ai propri tifosi. Non fa eccezione quello di quest’anno, sebbene al di sotto di quello che un anno fa ha centrato i playoff. Capo d’Orlando si trova attualmente in 11esima posizione in classifica, a quota 10 punti, 2 in meno di Cantù. La squadra però è stata soggetta a diversi cambi in corso d’opera e potrebbe trovare la propria dimensione nelle prossime partite. Con il ritorno di Stojanovic e la crescita dei giovani, i paladini sperano di poter essere una mina vagante.

Il momento dell’Orlandina Basket non è però dei più facili. I ragazzi di Di Carlo sono reduci da due sconfitte pesanti: -28 ad Avellino e -32 in casa con Venezia. Poco incoraggiante anche la serie in trasferta, con uno scarto medio di 29 punti nelle ultime tre uscite, a Brescia, a Varese e, come detto, ad Avellino.

Per quanto riguarda le statistiche di squadra, i siciliani tirano molto bene da dentro l’area (53%) e sono tra le prime 5 della lega per percentuale. Molto diverso il rendimento da oltre l’arco, dove la Betaland è penultima e tira con il 29,4%. Preoccupante anche il dato delle palle perse, 16,1 a match. Nessuno spreca più possessi.

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Maynor abbracciato da Durant

Il quintetto dell’Orlandina Basket

Tanti dubbi nel roster dell’Orlandina Basket per quanto riguarda la sfida del PalaDesio, a partire dalla regia. Eric Maynor, play ex Varese e Oklahoma City Thunder, ha avuto un problema al ginocchio sinistro contro Venezia. Le sue condizioni verranno monitorate in questi giorni, ma ci auguriamo possa essere in campo domenica. Arrivato a stagione in corso al posto di Edwards volato in Corea, ha fin qui giocato 5 partite. 9,8 punti, 4,6 assist e 2 rimbalzi, ma anche 3 perse di media e solo il 38% al tiro. Non il miglior Maynor visto in Italia, ma è giusto dargli tempo.

Coach Di Carlo può invece sorridere per il ritorno di Vojislav Stojanovic, rientrato dopo 7 mesi di stop. Centellinato con Avellino, ha ben figurato con Venezia. Non erano le partite più adatte per giudicarlo, ma parliamo di un classe ’97 che l’anno scorso viaggiava a quasi 9 punti di media e che nelle due sfide con Cantù ne ha segnati complessivamente 34. Occhio alla guardia serba.

Non sarà della partita l’ala Denis Ikovlev, uno dei più positivi della prima metà di stagione per gli isolani. Potrebbe prendere il suo posto in quintetto Mirza Alibegovic, esterno con buon tiro da fuori (31% da 3) e che porta alla causa 7,2 punti con un paio di rimbalzi.

Il giocatore più interessante è senza dubbio Arnoldas Kulboka, ala del 1998 in prestito dal Bamberg, il cui futuro appare roseo. 10,2 punti e 3,4 rimbalzi, 47 % da 2 e 40% da 3, ma soprattutto tanta personalità per un giocatore che ha compiuto 20 anni in settimana.

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Arnoldas Kulboka al tiro contro Torino

Piuttosto corte le rotazioni dei lunghi. Sfumato l’acquisto di Hogue, finito a Trento, e con Ikovlev out, diventa ancora più importante l’apporto di Mario Delas, che fin qui non ha brillato. Raramente in doppia cifra, viaggia a 6,6 punti e 4,6 rimbalzi.

La panchina

Molto più efficiente del suo compagno di reparto Jakub Wojciechowski, passato da Cantù due stagioni fa, ha perso progressivamente minutaggio durante la rivoluzione Gerasimenko. Potrebbe volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa. Per lui quest’anno 8,9 punti e 5,8 rimbalzi. Ottime percentuali da 2 punti (quinto della lega con il 61,5%), più altalenante dai 6 metri e 75, con un 21% scarso. Da segnalare un picco di 27 punti contro Trento.

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Jakub Wojciechowski con la maglia di Cantù

Dovrebbe essere della partita il play Engin Atsur, a riposo con Venezia per un risentimento all’adduttore, si è allenato a parte ma molto probabilmente sarà a referto. È di gran lunga il più esperto del gruppo e riveste in ruolo chiave nella gestione dell’attacco. 7,4 punti, 3,6 assist, 2,5 rimbalzi e 2,4 perse.

Chiude il gruppo dei regolarmente schierati lo slovacco Mario Ihring. Altro playmaker e altro 1998. Manciata di minuti a partita per lui: 3 punti a gara, quasi tutti da vicino. Da 3 ne ha infatti infilato 1 su 13.

A completare il roster il lungo Andrea Donda (1999) e la guardia Matteo Laganà (2000), in campo solo per pochi minuti in tutto il campionato.

Oltre che con i giocatori di Capo d’Orlando, Cantù dovrà fare i conti anche con l’infortunio di Randy Culpepper. La stella dei biancoblu ha subito un duro colpo alla mano destra nel match con Reggio e le sue condizioni saranno valutate in questi giorni. Ci auguriamo di poterlo vedere in campo ad infiammare Desio con le sue giocate.

Le formazioni

RED OCTOBER CANTÙ

2 Jaime Smith

3 Randy Culpepper

4 Luca Pappalardo

5 David Cournooh

8 Salvatore Parrillo

10 Maurizio Tassone

15 Andrea Crosariol

19 Giacomo Maspero

20 Davide Raucci

21 Jeremy Chappell

23 Christian Burns

25 Charles Thomas

Allenatore Marco Sodini

BETALAND CAPO D’ORLANDO

00 Giorgio Galipò

1 Mirza Alibegovic

3 Eric Maynor

4 Mario Ihring

6 Engin Atsur

8 Arnoldas Kulboka

9 Matteo Laganà

13 Mario Delas

18 Jakub Wojciechowski

23 Vojislav Stojanovic

73 Andrea Donda

Allenatore Gennaro Di Carlo

Un’intervista di questa settimana ad Arnoldas Kulboka realizzata dalla società siciliana

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Simone Dalla Francesca
Laureato in Linguaggi dei media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e giocatore di basket per l’Alebbio. Dopo una parentesi a La Gazzetta dello Sport, sono ora un collaboratore de La Provincia di Como.

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