
Il coach della Briantea84, Marco Bergna, spiega in esclusiva ai microfoni quanto sarà difficile ripetersi nuovamente. Con lui facciamo anche il punto su mercato e nazionali.
Chissà quanto questo accostamento calcistico farà piacere ai tifosi canturini. Dipende dalla fede, direte voi. E si, essere tifosi juventini ha tutti i pro e i contro del caso, effettivamente. La possibilità di rivendicare con fierezza i numerosissimi successi, ma anche il fastidio di dover controbattere alle insinuazioni da parte di tutte le altre tifoserie. Il paragone tirato in ballo da Marco Bergna, allenatore della UnipolSai Cantù, non calza totalmente a pennello (poichè la società di Marson è universalmente riconosciuta come modello da club e supporters avversari), ma rende bene l’idea di quanto sudore ci sarà da gettare sul campo nel 2018/19 per confermarsi al top in Italia e in Europa. Ma lui è già pronto, con le batterie cariche dopo il periodo estivo.
Allora caro coach, le vacanze sono oramai agli sgoccioli per te. Come le hai trascorse? Da dove riparti?
“In completo relax a casa mia sul lago, tra riposo ed alcuni lavoretti. Giovedì partirò per il ritiro con la nazionale Under 22, in vista degli Europei a Lignano Sabbiadoro. Al rientro, verso il 24 ci saranno i primi arrivi: qualche colloquio e proveremo a togliere un po’ di ruggine alle carrozzine. Il nostro raduno ufficiale di squadra sarà poi il 1 ottobre”.
Quali sono le aspettative per gli Europei Under 22?
“Siamo una squadra nuova e giovane: rispetto alla passata stagione sono cambiati sette giocatori su dodici, quindi dobbiamo cercare innanzitutto di gettare delle basi opportune. Non conosciamo bene gli avversari poiché ogni anno, rispetto ad una senior, c’è un forte ricambio. L’importante sarà divertirsi e dare l’opportunità ai ragazzi di farsi un’esperienza”.
Sempre restando in tema di nazionali, un giudizio sui Mondiali appena affrontati da quella maggiore?
“Abbiamo giocato bene, nonostante lo scotto iniziale contro il Giappone dovuto al fatto che loro sono una formazione piccola e perciò sono in grado di mettere molta pressione all’avversario, noi l’abbiamo subita.Poi c’è stato un bel riscatto contro il Brasile e un’eccellente prestazione contro i campioni d’Europa della Turchia, centrando così due successi. Abbiamo però sbagliato quella più importante contro l’Argentina, con un approccio soft che ci è costato caro. Siamo giovani, c’è tanto lavoro da fare e non siamo andati per una medaglia, anche se tra le prime otto potevamo arrivarci. L’importante però è stato iniziare a cimentarsi in vista degli Europei dell’anno prossimo, dove ci sarà in palio la qualificazione per le Paralimpiadi di Tokyo 2020”.
Qualche parola sulla prestazione del nucleo Briantea da parte di Marco Bergna?
“Hanno giocato tutti bene. Ottimo l’impatto Carossino e anche quello di Geninazzi, quest’ultimo escluso dal giro della nazionale negli ultimi paio d’anni, come del resto quello di Giulio Maria Papi. Ahmed Raourahi si è confermato un fenomeno, giocando tutti i quaranta minuti in quattro partite, ha rappresentato l’anima della nazionale. Santorelli ha avuto delle partite in cui quando è emerso ha fatto quello che ha voluto, altre che è restato un po’ in ombra. Nel complesso comunque li ho visti bene, saranno sicuamente stanchi ma potranno godere di un po’ di riposo fino al 24 settembre. Ovviamente meritato, non essendosi mai fermati da fine campionato”.

Italiani che saranno protagonisti anche nel 2018/19. Una rosa la vostra che cambia anche in virtù della partenza di Esteche?
“Esteche è stato un grande giocatore, ha dato tanto alla squadra e lui ha ricevuto altrettanto da essa. Ha dato un gran apporto, crescendo in continuazione. A dicembre era uno splendido difensore e passatore, abbiamo lavorato insieme per farlo diventare anche un buon tiratore. Dalla Coppa Italia e dai quarti di Champions ha preso confidenza con la retina ed è diventato un buon perno per noi. Ora siamo “work in progress”, stiamo sondando il mercato poi sicuramente arriverà qualcuno”.
Potrebbe esserci anche più di un nuovo innesto?
“Vediamo, dipenderà dal budget e da cosa chiedono i giocatori. In uscita invece Esteche dovrebbe essere l’unico, anche se non è da escludere che un nostro giovane maturi un’esperienza in prestito altrove. Stiamo valutando in questi giorni”.

Parlare dunque ora di come potrebbe giocare la nuova Briantea è prematuro?
“Noi ogni anno cambiamo qualche giocatore e di conseguenza anche tipologia di gioco, adattandoci. Sicuramente dovremmo aspettarci una concorrenza agguerrita, poichè dopo tre anni in cui vinci tutto, ripetersi ulteriormente sarà difficilissimo. Vincere contro la Briantea è come conquistare lo scudetto, un po’ come quando giochi contro la Juve. Dovremo cercare di trovare nuove soluzioni, sicuramente abbiamo dei grandi campioni che avranno lo stimolo di far bene anche in previsione del prossimo Europeo. Siamo l’élite in Italia ma lo stiamo diventando anche in Europa. Dovremo resettare tutto, farci un bel lavaggio del cervello. Conoscere il reale valore delle avversarie ora è impossibile, visto che tutte tengono ancora le carte coperte e devono ancora ufficializzare i propri movimenti, visto che all’inizio del campionato previsto per novembre manca ancora tanto”.
In bocca al lupo allora, Marco Bergna. Che sia una stagione piena di soddisfazioni con la nazionale minore e ovviamente con la UnipolSai.





