Legabasket Serie A 2018-19: giochiamo ai profeti. Ecco un primo ranking

Legabasket Serie A 2018-19
[ethereumads]

A pochi giorni dai raduni, con i roster della Legabasket Serie A 2018-19 ormai completi, ipotizziamo i valori in gioco, pronti ad essere smentiti dal campo.

 

Con le squadre prossime ai raduni e i roster quasi ultimati prende sempre più forma la Legabasket Serie A 2018-19. Da quando le squadre si riuniscono per prepararsi al campionato fino alla prima palla a due si sprecano i pronostici su quelli che saranno i valori in campo, le possibili protagoniste, le squadre che lotteranno per salvarsi e quelle che potrebbero rivelarsi delle sorprese.

Come al solito nel nostro basket in estate è avvenuta una vera e propria rivoluzione copernicana, e sono pochi i team che hanno mantenuto una parte considerevole del roster. Tanti i giocatori provenienti dalle leghe meno prestigiose e pronti a farsi conoscere in Italia. Fare pronostici è difficile, senza aver visto neanche un minuto di amichevoli, ma non sappiamo farne a meno. E così siamo pronti a giocare ai profeti, a spararle grosse, ad essere smentiti, ma magari anche a dire “ve l’avevamo detto già ad agosto che X sarebbe stata una sorpresa…”

Prima fascia: top team

Le prime 4 posizioni sono solitamente le più facili da attribuire, ma le sorprese non mancheranno di certo. Chi avrebbe pronosticato Brescia così in alto lo scorso anno? Tuttavia, roster alla mano, ci sono squadre che appaiono ben più attrezzate di altre. In primis Milano, già superiore la scorsa stagione e ancor più solida in questa. L’obiettivo dei meneghini è quello di essere competitivi in Europa e gli arrivi di Mike James, Nemanja Nedovic e Jeff Brooks vanno proprio in questo senso. Della Valle e Burns impreziosiscono il pacchetto italiani di una squadra il cui 12esimo uomo si chiama Simone Fontecchio e sarebbe tranquillamente titolare con la maglia di una pretendente ai playoff (vedesi Cremona lo scorso anno).

La principale antagonista potrebbe essere la Reyer Venezia. Confermati giocatori importanti quali Haynes, Bramos, Daye e Watt, si è rinforzata con l’arrivo di Deron Washington e il ritorno di Julyan Stone. De Nicolao, Giuri, Tonut, Mazzola e Cerella garantiscono profondità tra gli italiani.

Profondità che non manca anche alla Germani Brescia: Awudu Abass, Ceron, Zerini, Moss, Sacchetti e Laquintana sono nomi importanti pronti a dare man forte a partita iniziata. Le partenze di Landry e Michele Vitali sono state colmate con gli acquisti di Jordan Hamilton e Gerald Beverly che possono fare molto bene.

Meno profonda invece Avellino, ma il quintetto (di cui manca ancora il play titolare) promette bene. L’esperienza di Nichols e Caleb Green accompagnata al talento di Sykes e Costello può spingere la Sidigas verso le posizioni alte della classifica, in cui ci ha abituati a stare nelle ultime stagioni.

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Nichols, ex CSKA, tra i protagonisti della prossima Serie A

Seconda fascia: da playoff

Il gioco si complica. Scegliere quattro squadre per cui non centrare i playoff sarebbe un mezzo fallimento non è così semplice, visto che la lotta alla post season è sempre aperta fino all’ultima giornata. Il nome sicuro potrebbe essere quello di Bologna. Già tra le migliori da neopromossa ha messo sotto contratto giocatori che hanno già ben figurato in Italia (Martin, Cournooh e Mbaye) e atleti con esperienza a buon livello europeo (Taylor, Punter e Qvale, rispettivamente da Banvit, AEK Atene e Lokomotiv Kuban), senza dimenticare Aradori e Baldi Rossi già presenti.

Buono il mercato anche della Dinamo Sassari, che può contare su un quintetto di alto livello: l’ex Cantù Jaime Smith in regia, Scott Bamforth, probabilmente il miglior isolano dello scorso anno, a realizzare da guardia tiratrice, Terran Petteway a dare altri punti preziosi e Polonara e Cooley sotto i tabelloni. Dyshawn Pierre poi è un sesto uomo di lusso.

Per gli ultimi due posti scommettiamo su Torino e Varese. L’Auxilium ha un coach di grande esperienza (Larry Brown), ex NBA come McAdoo, Delfino e Carr, e giovani pronti a stupire come Stojanovic e Holder. Varese ha confermato Cain, Avramovic, Tambone, Ferrero, Natali e soprattutto Caja, puntando sull’usato sicuro nel mercato in entrata. Archie, Ronald Moore, Scrubb, Iannuzzi e Bertone sembrano perfetti per il sistema del coach dei biancorossi. Non partendo da zero come gli altri anni e forti della super cavalcata post Final Eight dello scorso anno, Varese può davvero essere un’altra volta una bella sorpresa.

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Larry Brown, campione NBA con i Detroit Pistons. Un lusso per la Legabasket Serie A 2018-19

Terza fascia: per un posto ai playoff

Grosso rischio non mettere Trento tra le prime 8. Tuttavia la concorrenza è agguerrita e a Trento con le partenze di Shields e Sutton sembra tempo di ripartire. Certo, ci sono le conferme di Forray, Flaccadori, Beto Gomes e Hogue e i ritorni di Pascolo e Marble (di cui va valutata la condizione), oltre alle aggiunte di peso di Radicevic e Jovanovic, ma qualcuno doveva pur restare fuori, e viste le importanti partenze la scelta è ricaduta sui bianconeri, che restano comunque squadra da lotta playoff.

Pronta a ripartire anche Reggio Emilia, che dopo un paio di anni complicati ha costruito una squadra interessante. Ottimi gli innesti di Butterfield, Ledo e Griffin. Gaspardo rimpolpa il pacchetto italiani. Sembra mancare comunque qualcosa per tornare grandi, ma chissà che non arrivi un ultimo colpo di livello a mescolare le carte.

Da questo punto in poi le squadre sembrano un po’ tutte sullo stesso livello. Essendomi ripromesso di sceglierne 4 per ogni fascia, rischio Cremona e Trieste. Cremona perché pur dovendo ancora completare il roster ha mostrato che con Sacchetti, pur partendo sfavorita, può togliersi delle soddisfazioni. Trieste perchè le neopromosse stanno dimostrando di avere sempre un bel progetto che ha permesso loro di uscire dall’imbuto della A2 e di essere subito pronte per la massima serie. Gli arrivi di Peric, Knox e Wright lo dimostrano. Una monetina su Trieste sorpresa della Legabasket Serie A 2018-19 la punteremmo.

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Pascolo torna a Trento dopo due anni a Milano

Fascia 4: lotta salvezza

Arriviamo in fondo. A coloro che dovranno sudare in questa Legabasket Serie A 2018-19 per non retrocedere. Come detto in precedenza il livello è comunque molto simile alle ultime della fascia precedente, quindi non va dato nulla per scontato. Brindisi si è rinforzata con il ritorno di Adrian Banks e l’arrivo di Tony Gaffney, che ha già molta esperienza in Europa. Per il resto è una squadra giovane, che può sorprendere ma anche sentire la pressione.

Pistoia ha in Dominique Johnson il suo go-to-guy, come del resto poteva esserlo Tyrus McGee nella scorsa stagione. Kerron Johnson, LJ Peak e Patrik Auda sono ottime pedine di un quintetto ancora da completare. Tuttavia non ci sono per ora buoni cambi e alla lunga potrebbe essere deleterio.

Stessa situazione per Pesaro, con americani da scoprire e un’asse play-pivot (Artis-Mockevicius) che potrebbe portarla alla salvezza. Anche in questo caso però la scarsa profondità potrebbe condannarla alla retrocessione.

Legabasket Serie A 2018-19
Dalle mani di Johnson passeranno le fortune di Pistoia

E Cantù?

La Red October Cantù continua ad essere un grosso punto interrogativo per fattori interni ed esterni al campo. Interessanti i 6 americani, non di primo livello i vari Basile, Parrillo, Tavernari e Quaglia che ci aspettiamo comunque in campo per qualche minuto ogni partita, soprattutto se si dovesse giocare la coppa. Proprio la Champions potrebbe essere un ostacolo per Cantù, troppo corta per gestire il doppio impegno. Inoltre i cambi in dirigenza e i ritardi nei pagamenti sono incognite da non sottovalutare. Se tutto dovesse filare liscio e se gli americani dovessero rendere quanto auspicabile, le previsioni potrebbero essere per un campionato tranquillo, attorno alla decima-undicesima posizione. La paura è invece che la mancanza di profondità e le tante partite possano fare di Cantù una nuova Capo d’Orlando, e che questa Legabasket Serie A 2018-19 possa essere molto più amara di così.

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Simone Dalla Francesca
Laureato in Linguaggi dei media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e giocatore di basket per l’Alebbio. Dopo una parentesi a La Gazzetta dello Sport, sono ora un collaboratore de La Provincia di Como.

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