Kiril Bolshakov lo sa, l’allievo può superare il maestro

Kiril Bolshakov
[ethereumads]

L’ex professore Kiril Bolshakov ha iniziato la stagione da assistente, ma da capo allenatore ha statistiche migliori di un Guru del basket come Kurtinaitis.

 

E chi mai l’avrebbe detto. In pochissimi sicuro, nessuno molto probabile. Stiamo parlando della particolare avventura canturina di Kiril Bolshakov, allenatore ucraino nato a Dnipro il 7 agosto 1962 e sconosciuto ai più fino all’estate scorsa. E’ sbarcato in Brianza in qualità di assistente ad uno dei coach più rinomati del panorama cestistico europeo, ossia Rimas Kurtinaitis. Prima di allora una lunga esperienza come head coach al Ferro-ZNTU (dove vinse due Coppe d’Ucraina) dal 2008 al 2015, per poi iniziare la stagione 2015/16 come assistente alla Red October Volgograd di Dirk Bauermann ma anche qui prendendo in mano le redini della panchina a campionato avviato e sfiorando i playoff di Vtb League. Conosciuto come uomo di fiducia del patron Gerasimenko ma soprattutto come suo professore di educazione fisica ai tempi della scuola.

Sembrerebbe la narrazione di una favola, ed in gran parte lo è. Ma allo stato attuale realtà con tanti dati concreti da argomentare. Si perché le voci statistiche minuziosamente analizzate parlano quasi sempre a suo favore. Innanzitutto il dato più importante, quello delle vittorie: la gestione Rimas Kurtinaitis si interrompe con il deludente 22,2%, mentre quella di Kiril Bolshakov attualmente viaggia al 80%. Altro dato che depone a favore del 54enne ucraino è quello riferito alla valutazione: 90,8 contro il 78,8 del lituano. Ma anche in tante altre il confronto vede avanti Bolshakov anche se, a dire il vero, le differenze sono minime se non quasi nulle. Per Kurtinaitis la magra consolazione di primeggiare ancora nella percentuale del tiro da due punti e negli assist.

Kurtinaitis
          Una foto con Rimas Kurtinaitis decisamente sconsolato

Forse l’andamento più interessante potrebbe essere quello difensivo, anche se necessita di conferme. Come da grafico di seguito, con l’avvento del “nuovo” coach sembra esserci in atto un trend migliorativo per quanto riguarda i punti subiti, cosa che nella gestione precedente francamente si faticò sempre a ravvisare.

Bolshakov
Cosa possiamo dedurre dai numeri che vediamo e che sono anche rappresentati nelle slide sottostanti? Bolshakov ha davvero la bacchetta magica? Probabilmente non c’è stato uno stravolgimento del gioco come si vuole far credere, basta vedere i tentativi dei vari tiri a partita sotto le due gestioni oppure i dati di palle perse/recuperate o quelli di falli fatti/subiti. Però sicuramente i risultati dati alla mano per il momento sono molto differenti, al netto del calendario oppure di cambiamenti in rosa o assetto. E’ più ragionevole pensare che, nonostante i deludenti risultati, il “maestro” Kurtinaitis abbia gettato un certo tipo di basi e Bolshakov da buon “allievo” abbia proseguito il suo lavoro apportando però alcune migliorie decisive. Pensiamo che la gestione psicologa del gruppo decisamente più pacata volta alla comprensione e all’incoraggiamento possa essere stato un fattore importante in un momento molto delicato per la squadra.  Ma anche il rivedere le durate delle sedute degli allenamenti abbia avuto i suoi benefici, vista la presenza di qualche veterano e qualche atleta che deve gioco forza convivere con i propri problemi fisici (Callahan, Laganà).

Bolshakov
Un time-out di Kiril Bolshakov insieme ai suoi ragazzi

Conclusioni? La decisione della Pallacanestro Cantù di sostituire un Guru del basket con il suo assistente pareva rischiosa e poco opportuna. In verità da allora la squadra canturina sembra aver abbandonato le zone più calde della classifica per proiettarsi ai margini della zona playoff in pochissime giornate. Vedremo come proseguirà, ma ad oggi sembra una scommessa vinta da Dmitrij Gerasimenko.

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Redazione
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