
Vi proponiamo una sintetica analisi della sfida della 24esima giornata di campionato Fiat Torino-MIA Cantù, terminata 87-76.
(leggi anche “Fiat Torino: gioco di squadra e difesa attenta gli imperativi di Banchi“)
10 – Al modo con cui Frank Vitucci, il suo staff e i ragazzi della Fiat hanno preparato questa partita, considerando ovviamente come avrebbero potuto arrivarci dopo una settimana complicata come la scorsa. Gli infortuni di Washington, Wright, Mazzola e Cuccarolo sono andati ad aggiungersi ai problemi fisici di capitan DJ White, rischiato per la sfida contro la MIA Cantù. Rotazioni corte gestite alla perfezione da Vitucci, che ha responsabilizzato il baby Okeke ottenendo ottimi risultati in cambio, ha dato minuti a Parente che si è fatto trovare pronto e ha inserito perfettamente Hollins, subito protagonista e mattatore del primo tempo sia in attacco che in difesa. La sua squadra, inoltre, non ha mai avuto segnali di cedimento fisico e mentale durante il match, nemmeno nei momenti finali nei quali Cantù ha provato a rifarsi sotto. Certo, le altissime percentuali hanno aiutato, ma l’approccio e la preparazione alla partita sono state eccellenti.
9 – Allo scugnizzo di Battipaglia, Peppe Poeta. Probabilmente nei suoi trascorsi scolastici, con una penna in mano, un 9 in pagella non lo avrà mai preso… Ma con la palla tra le mani è un’altra storia: ogni suo assist per Hollins e compagni è un sonetto melodioso stilnovista; ogni sua bomba è un’esplosione onomatopeica futurista degna del miglior Palazzeschi. Classe, mani sapienti ed esperte, ma anche inventiva, genio e soprattutto sregolatezza. Compone 16 punti, 5 rimbalzi, 11 assist per 26 di valutazione, i numeri della sua formidabile partita. Poeta, magari non nel senso più stretto del termine, ma della palla a spicchi sicuramente.

8 – I rimbalzi catturati da un combattivo Acker, ma anche i minuti concessi a capitan Craig Callahan da coach Recalcati. Non ci permettiamo di giudicare dall’esterno questa scelta, ma forse la grinta e la solidità dell’esperto capitano della MIA Cantù avrebbero potuto fare comodo alla causa canturina.
7 – Il voto che daremmo alla prestazione di Tremmell Darden. 14 punti con un solo errore al tiro e 19 di valutazione per l’ala 35enne, rientrante da un affaticamento muscolare e pertanto non ancora in condizioni ottimali. È ad ogni modo il migliore della MIA, il Professore di Inglewood, non solo in difesa ma anche in attacco. Ci regala, nel terzo periodo, una perla da grande campione quale è: un intercetto da pantera e contropiede chiuso con una potente schiacciata da “turn back the clock” di almeno 10 anni. Che classe e che professionista, ragazzi…

6 – La valutazione di Zabian Dowdell. 9 punti (7 dei quali realizzati a partita virtualmente già finita), appena 3 assist e 2 perse le sue statistiche. Soffre dannatamente Poeta e manca del solito smalto. Male questa volta, il Mago di Pahokee.

5 – I falli subiti e i rimbalzi catturati da Ryan Hollins, nuovo totem della Fiat, ma anche i punti messi a segno dal 18enne David Okeke. Se per il veterano NBA è stato l’esordio assoluto in maglia Auxilium, per la giovane ala di origini nigeriane è stata la prima partita da titolare in serie A, complici le numerose assenze per infortunio per la compagine piemontese (su tutte quella del pariruolo Deron Washington). Due esordi, indubbiamente diversi, ma entrambi estremamente positivi. Vitucci può sorridere in vista dei prossimi impegni della Fiat.
4 – Le triple mandate a bersaglio dalla caliente mano mancina di Tyler Harvey, su 7 tentativi. L’imprevedibile 23enne guardia statunitense è in giornata al tiro e chiude con 18 punti, guadagnandosi il premio di miglior marcatore della partita. Una scheggia impazzita per la non impeccabile difesa della MIA Cantù. Fromboliere.

3 – Come i punti segnati da Cournooh e Pat Calathes. Il primo non gioca una partita malvagia, ma i soli 2 tiri presi in 28 minuti di utilizzo sono inspiegabili. Serviva come il pane, alla squadra di Recalcati, il suo apporto offensivo, ma The Dark Arrow non ha dato show dell’estro e della vivacità che lo caratterizzano. Per quanto riguarda il greco, invece, l’insufficienza è abbastanza grave. Periodo tutt’altro che positivo per l’ex Pana, apparso ancora una volta abulico e distratto.
2 – Gli errori al tiro dal campo di Jamil Wilson (3/5). Il lungo nato a Milwaukee produce soli 7 punti ma cattura ben 10 rimbalzi, il suo high stagionale, tutti sotto il proprio tabellone. Se la Fiat stravince la battaglia a rimbalzo contro la MIA, deve ringraziare soprattutto la sua ala forte titolare. Solido.
1 – La sconfitta, la prima, dacchè Recalcati si è seduto sulla panchina brianzola quest’anno. Una sconfitta che, come ammesso dallo stesso coach canturino, ha dimostrato che la MIA Cantù non ha ancora raggiunto la giusta maturità mentale per poter ambire ai playoff, i quali ora sembrano un miraggio. Settimana prossima ci sarà il derby contro la Openjobmetis Varese, reduce da 5 vittorie in fila e che proprio ieri ha agganciato i “cugini” brianzoli in classifica vincendo contro Capo d’Orlando. Sarà un derby di fuoco, su questo non c’è dubbio. Varese è in gran forma ma siamo sicuri che Re Carlo, nonostante questa prima battuta d’arresto, preparerà al meglio i suoi per la sentitissima sfida di domenica 2 Aprile.

0 – La valutazione di JaJuan Johnson. Il dato è eloquente, per il lungo della MIA Cantù, abituato a viaggiare a 21.5 di media in questa voce statistica… Soffre i muscoli di Hollins e White, non riuscendo a incidere sul match (8 punti e 2 rimbalzi). Diciamo che si è preso una giornata di riposo, che gli si può anche perdonare (purché una rimanga…), data l’incredibile stagione da MVP finora disputata da Triple J.
Gli Highlights della partita offerti dal canale YouTube Pallacanestro Cantù





