Fiat Torino investe la MIA, prima sconfitta Recalcati

Fiat Torino
[ethereumads]

La Fiat Torino vince e convince. Prima battuta d’arresto per la MIA Cantù sotto coach “Charlie” Recalcati: 87-76 il finale.

(leggi anche “Fiat Torino: gioco di squadra e difesa attenta gli imperativi di Banchi“)

La Fiat Torino, orfana degli acciaccati Washington, Wright, Mazzola e Cuccarolo, recupera in extremis il suo capitano DJ White, la stella della squadra, che però parte dalla panchina dati i problemi fisici non ancora smaltiti. Vitucci fa quindi esordire il centro ex Nba Ryan Hollins, schierato in quintetto con Jamil Wilson, Peppe Poeta, Tyler Harvey e il giovanissimo Okeke, al debutto in Serie A da titolare. La MIA recupera Tremmel Darden ma anche Recalcati decide di non schierarlo titolare; confermato dunque lo starting 5 con Dowdell, Cournooh, Pilepic, Calathes e JaJuan Johnson.

La partita si apre con il primo canestro di Ryan Hollins in Italia, a cui segue quello di Wilson. La MIA risponde subito con Calathes dalla lunga e 4 punti in fila di JJJ per quello che sarà l’unico vantaggio canturino della partita. Torino, infatti, guidata dall’ispiratissimo Peppe Poeta, piazza un notevole break di 12-2 che costringe Recalcati al timeout. Hollins però continua a dominare nel pitturato e persino JaJuan Johnson non riesce a incidere contro l’ex Clippers, Cavs e Sacramento (tra le tante). Il primo quarto si conclude 25-11 per la Fiat Torino, entrata in campo concentrata e con grande voglia di fare bene, testimoniata in particolare dal 18enne Okeke e anche da Parente, panchinaro poco utilizzato finora, a segno con una bomba. Atteggiamento totalmente diverso rispetto a quello della squadra di Recalcati, troppo soft in difesa e poco brillante in attacco.

Il secondo quarto vede Cantù cercare la scossa specie da Parrillo, che prova a dare la carica ai suoi con una tripla pazzesca, e con l’ingresso sul parquet di Darden, che riporta Cantù sul -10 con un gioco da 3 punti, ma il trend non cambia granchè: Torino continua a trovare comode soluzioni offensive, originate da una buona difesa ancorata sul nuovo totem Ryan Hollins, che fa valere la sue doti fisico/atletiche e il suo curriculum overseas. L’aggressività torinese porta i padroni di casa all’intervallo con 16 rassicuranti lunghezze di margine sulla compagine brianzola, ancora sonnecchiante.

Fiat Torino
Tremmell Darden ostacolato da Jamil Wilson

Nel secondo tempo i ragazzi di Recalcati provano ad alzare l’intensità difensiva ma la Fiat Torino continua a tirare e segnare con percentuali eccellenti, tant’è che la MIA Cantù sprofonda sino al -21 non riuscendo a riprodurre una pallacanestro all’altezza di quella espressa dalla squadra allenata da Frank Vitucci su entrambe le metà campo. In evidenza un tarantolato Peppe Poeta che chiuderà con una doppia-doppia e la miglior valutazione della partita e, come se non bastasse, anche DJ White comincia a fare la voce grossa in attacco, mettendo in difficoltà JJJ non solo con la sua fisicità ma soprattutto con il suo preciso jumper dalla media distanza. Per la MIA Cantù una delle poche note positive è la prestazione di Tremmell Darden, leader non solo difensivo ma anche offensivo, nonostante non sia ancora al 100% fisicamente. La terza frazione termina, nuovamente, sul +16 per i piemontesi.

Peppe Poeta, MVP della partita.

I primi 40 secondi dell’ultimo periodo, però, danno speranza ai bianco-blu: due bombe in fila del tiratore croato Fran Pilepic riportano Cantù a -10 e sembrano riaprire la partita, ma dal timeout di Vitucci la Fiat Torino esce ancora concentrata e soprattutto non raffreddata: Tyler Harvey è una spina nel fianco per la difesa canturina e Alibegovic segna forse il canestro più importante di serata con una tripla scagliata allo scadere dei 24″ che ha bruciato la retina, incendiato il PalaRuffini e spento il tentativo di rimonta di una Cantù in cerca di riscatto nel finale, ma sfortunata e poco precisa dall’arco specie con Parrillo in un paio di occasioni; la squadra di Recalcati non riesce, infatti, a ridurre il deficit oltre gli 8 punti. Tardivo il risveglio di uno Zabian Dowdell sottotono. La Fiat Torino controlla agevolmente nel finale e chiude con una bimane della stella ritrovata DJ White, che fissa il risultato sul 87-76 e rilancia Torino verso i playoff, obiettivo che, come detto da Recalcati nel post-partita, si fa ormai impossibile per la MIA Cantù.

 

FIAT TORINO  87 – 76 MIA CANTU’   (25- 11, 48- 32, 67- 51)

 

MIA CANTU’: Acker 10 , Ballabio ne, Cournooh 3, Baparapè ne, Parrillo 6, Pilepic 14, Calathes 3, Callahan 4 , Darden 14, Dowdell 9, Quaglia 5, Johnson 8. All. Recalcati.

FIAT TORINO: Wilson 7, Harvey 18, White 13, Parente 3, Alibegovic 13, Poeta 16, Cuccarolo ne, Hollins 12, Okeke 5, Vitale ne, Crespi ne. All. Vitucci.

Arbitri: Sahin, Paglialunga, Borgioni.

Le dichiarazioni post partita di Vitucci a Il Nazionale

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Filippo Stasi
Studente di Linguaggi dei media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e giocatore di basket presso Basket Senna. Tifoso canturino e dei Los Angeles Lakers, il suo idolo sportivo è Kobe Bryant. Fa della pallacanestro la sua "religione" e sogna di lavorare nell'ambito cestistico, magari come giornalista.

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