
Brindisi-Cantù è stata una partita a senso unico. Le pagelle rispecchiano quanto visto in campo: Cantù insufficiente, Brindisi squadra.
È difficile valutare le prestazioni dei protagonisti di Brindisi-Cantù, una partita che praticamente non c’è mai stata. Le prestazioni salvabili in casa canturina sono davvero poche.
Red October Cantù
Gaines 5: Non è propriamente un playmaker e lo sappiamo, ma in questa occasione la mancanza di un regista si è sentita davvero. Colleziona 6 perse e non incide da 3 punti. In difesa si fa mangiare da un ispirato Clark. Tra gli artefici della mezza rimonta del secondo quarto, ma non basta.
Mitchell 5: In doppia doppia, sì, ma rischia di farla tripla contando le palle perse (7). Questa volta Tony non morde e si sente.
Blakes 5: Altro giro a vuoto per Gerry, più ordinato di Gaines in regia ma non in grado di mettere in ritmo se stesso e i compagni al tiro.
Udanoh 5,5: Manca anche da parte sua l’energia che lo contraddistingue. Grazie alla sua intelligenza il tabellino resta comunque uno dei più puliti: 5 punti, 8 rimbalzi, 2 assist e 1 sola persa.
Davis 4,5: 1/5 al tiro, andando a concludere quasi sempre da sotto canestro. Manca di cattiveria e convinzione in fase realizzativa. Per il resto 3 rimbalzi.
Tassone 5,5: Ci prova, ma non è sicuramente lui quello che deve trascinare la squadra. Bello il recupero per gli unici 2 punti della sua gara, buoni i 4 rimbalzi catturati.
Quaglia 5: 10 minuti in campo a partita ormai chiusa in cui fallisce due occasioni per iscriversi a referto: la prima ci sta, la seconda è clamorosa.
Jefferson 6,5: L’unica luce della notte. Il solo in grado di dare sostanza all’attacco brianzolo. Chiude con 23 punti, 10 rimbalzi, 6 falli subiti, 2 stoppate e 30 di valutazione, che in una giornata del genere sono davvero grandi numeri.
Tavernari 4,5: Entra, perde un paio di tagli, esce (dopo 3 minuti) per non rientrare più.
Pashutin 4,5: Brindisi-Cantù ha messo in evidenza tutti i limiti della squadra: manca un playmaker, tolto Mitchell non c’è nessuno in grado di inventare qualcosa dal palleggio e la giovane età di alcuni non aiuta nei momenti difficili. La squadra deve vivere di difesa intensa e di controllo del ritmo, ma questa volta i ritmi li ha dettati l’Happy Casa e l’energia è mancata. Urge trovare qualche soluzione diversa per rendere più fluido il gioco in attacco.

Happy Casa Brindisi
Banks 6,5: Scava il solco con Clark nel primo quarto, segna un paio di canestri quando Cantù prova a riavvicinarsi. Non esagera, fa quello che serve per vincere.
Rush 6,5: Come Banks segna canestri importanti. Esce subito pronto dalla panchina e aggrava la situazione già complicata della Red October.
Gaffney 6,5: Continua a non segnare mai, ma per il resto è una presenza fondamentale. In difesa è granitico: sporca palloni, ne recupera 3, stoppa 3 volte i tiri avversari, cattura 8 rimbalzi.
Zanelli 6: Il livello non è ancora quello della Serie A, ma si sta facendo le ossa. 11 minuti senza infamia e senza lode.
Moraschini 6,5: Appena entrato è onnipotente sui due lati del campo, poi sporca un po’ le percentuali. L’impatto resta ottimo.
Clark 7: Nei primi minuti è l’unico a segnare e scava da subito un solco importante. Quando la Red October rientra c’è ancora la sua firma per riallungare. È appena uscito dal college ma sembra essersi adattato in fretta all’Italia e al basket professionistico. Già leader. MVP di Brindisi-Cantù.
Cazzolato SV: 2 minuti, 1 fallo speso.
Wojciechowski 6: Gioca solo 13 minuti, spende 3 falli, litiga un po’ con i ferri, ma cattura 7 rimbalzi.
Chappell 6: Probabilmente sente la partita dell’ex più del dovuto. Sparacchia dal campo tirando 2/10, ma in difesa è il solito Chappell (3 recuperi). Se Mitchell non è entrato in partita sicuramente c’è tanto di suo.
Brown 6,5: Qualche fallo prematuro lo tiene fuori per gran parte del primo tempo. In 25 minuti si conferma solido flirtando con la doppia doppia: 8 punti e 9 rimbalzi.
Vitucci 7: Piano partita impeccabile. Brindisi mostra la difesa e la cattiveria agonistica di chi difende il proprio territorio e costruisce una stagione partendo dai sacrifici. Chissà che i pugliesi non siano una delle belle sorprese del campionato.






