Avellino-Cantù: le pagelle dell’esordio in campionato

Avellino-Cantù
[ethereumads]

Le pagelle di Avellino-Cantù: Caleb Green MVP, Udanoh migliore dei brianzoli. Insufficienza grave per Tavernari e coach Pashutin.

Avellino-Cantù, prima partita della Legabasket Serie A 2018/2019, ha subito consegnato alla storia di questo campionato un paio di prestazioni notevoli. Passiamo in rassegna la partita e le statistiche dei protagonisti, dando loro i nostri giudizi.

Red October Cantù

Gaines 6,5: Sparacchia un po’ da 3 punti (2/8) ma la sua partita è comunque buona. Nei 29 minuti con lui in campo la partita è piuttosto equilibrata (+3 per Avellino), segno dell’equilibrio e della pericolosità che dà al quintetto. Chiude con 17 punti, 4 assist, 3 rimbalzi e 3 recuperi, il tutto senza palle perse.

Mitchell 6-: La partenza è ottima, poi sparisce e non incide. 10 punti, 5 rimbalzi e 3 assist sono un buon bottino, ma il Mitchell che conosciamo è sparito al Trofeo Lombardia.

Calhoun 5,5: Offensivamente, dalla panchina, neanche malaccio, sebbene sbagli parecchi tiri. In difesa, come tutti, non ingrana. Il fatto che con lui in campo la squadra prenda sempre parziali sembra sempre meno un caso e sempre più una certezza. -21 in 25 minuti non è confortante.

Blakes 6: 14 punti e 7 assist sono un ottimo bottino che gli garantisce almeno la sufficienza. C’è da dire che non tira bene e in difesa, soprattutto quando è accoppiato con Cole, fatica parecchio.

Udanoh 7: Una luce nella notte. Il capitano è l’unico giocatore costante in attacco e uno dei pochi che sembra non mollare mai. Nel pitturato è chirurgico (9/10 al tiro, per 19 punti), a rimbalzo c’è (7 catturati) e aiuta pure la manovra offensiva (5 assist). 32 di valutazione in una gara in cui la squadra non convince. Capitano non per caso.

Davis 6-: Nel precampionato ci ha viziati, in coppa ci ha preoccupati, in campionato non incide fino in fondo. Si fa trovare pronto quando serve, con 8 punti e 7 rimbalzi, ma non è una presenza che si nota. Fa il compitino, senza impressionare.

Tassone 5,5: 9 minuti in campo, senza infamia e senza lode. Non prende grosse iniziative, ma non sfigura. In difesa ricorre ai falli per sopperire a limiti fisici e atletici.

Tavernari 4,5: L’impegno è lodevole, per carità, ma i risultati non rendono giustizia. In difesa è un buco nero, punito con costanza da Green. Contro giocatori mobili, per struttura fisica, non può che essere l’anello debole di Cantù. Lo 0/4 da 3 è segno di un Avellino-Cantù da dimenticare anche al tiro.

Pashutin 4,5: Ha una squadra giovane e ci sta subire un’imbarcata da una Sidigas talentuosa ed esperta all’esordio. C’è da lavorare, come ha detto nel post partita, e ci sono ampi margini di miglioramento. Restano comunque delle perplessità. Gli accoppiamenti difensivi, già dal quintetto, con Tavernari in campo contro un quintetto molto mobile, non convincono. La difesa, marchio di fabbrica, è pressochè in esistente. I 40 minuti di panchina di Parrillo, più esperto e molto più difensore degli altri, fanno storcere il naso e preoccupare un po’ tutti. Perchè non provarlo sugli esterni avversari? L’energia di Sasà serve a Cantù come l’ossigeno.

Avellino-Cantù
Tony Mitchell affonda la schiacciata

Sidigas Avellino

Caleb Green 9: Devastante, fin dai primi minuti. 17 punti nel solo primo quarto per indirizzare già la gara, 32 alla fine, con percentuali al tiro degne di nota. I 15 rimbalzi impreziosiscono ulteriormente una prestazione che non è da 10 solo per le 5 palle perse. Il 42 di valutazione sarà difficilmente battibile da chiunque quest’anno.

Nichols 7: Silenzioso rispetto ai compagni. Punisce dall’arco quando serve, per il resto lascia la scena agli altri. Manda comunque a referto 15 punti.

Costello 7,5: Anche per lui doppia doppia, con 12 punti e 10 rimbalzi. Aggiunge 5 assist, segno del suo senso tattico. Sbaglia poco o niente. Sostanza pura.

Filloy 6,5: Non brilla, ma fa tantissime piccole cose utili. Prende solo due tiri, giocando per la squadra. Suo il plus/minus più alto della gara (22).

D’Ercole 5: 15 minuti di nulla: un fallo e due tiri sbagliati.

Sykes 6: Il talento offensivo c’è, ma deve fare esperienza. Appare poco ordinato e molto istintivo e non a caso, nei 20 minuti con lui in campo è +2 Cantù. Numericamente però bene: 11 punti, 3 assist e 2 recuperi, annullati da 3 perse.

Cole 8+: Di un altro livello. Parte silenzioso mettendo in ritmo Caleb Green, poi diventa assoluto protagonista di Avellino-Cantù con 21 punti, 13 assist e 31 di valutazione. Troverà difese migliori, ma è certamente uno dei migliori del campionato nel suo ruolo.

Ndiaye 6,5: Sa fare due cose e le fa molto bene. Stoppa 5 volte i tiri canturini, prende 4 rimbalzi, schiaccia a canestro quando può segnare. Si oscura la vallata, c’è Ndiaye nell’area pitturata.

Vucinic 7: La scelta di far giocare Cole accanto a Filloy paga. L’ex giocatore di Miami può alternare i ruoli di play e di guardia, la distribuzione alle soluzioni personali. Non ha tantissimi elementi, ma li ruota bene, tenendo alta l’intensità e la qualità in campo.

Avellino-Cantù
Caleb Green, MVP di Avellino-Cantù
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Simone Dalla Francesca
Laureato in Linguaggi dei media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e giocatore di basket per l’Alebbio. Dopo una parentesi a La Gazzetta dello Sport, sono ora un collaboratore de La Provincia di Como.

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