
Vuole tornare a contribuire in maniera importante alla sopravvivenza della propria squadra la Tutti Insieme Cantù, ma per Angelo Passeri prima di rimettere in moto la macchina organizzativa bisognerà valutare le prossime due decisive settimane.
E’ passata soltanto una settimana dall’ultima assemblea dei soci della Tutti Insieme Cantù, nella quale tra l’altro è stato approvato il bilancio dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2018 (con una perdita di 34.379 Euro). Eppur sembra essere cambiato il mondo. Si perchè un aspetto importante di cui si è discusso, era la nuova mission che la società attualmente presieduta da Angelo Passeri doveva prefiggersi, visti i rapporti freddi degli ultimi mesi con i vertici della Pallacanestro Cantù. Un gelo che non ha più permesso alla Tic di organizzare eventi che avrebbero aiutato, proprio come nei primissimi anni della sua attività, a sostenere attivamente le casse del club canturino. Insomma, con questi presupposti un ridimensionamento dei propri buoni propositi era più che logico. Ma ora con la nota dipartita della famiglia Gerasimenko, Tic vorrebbe tornare a recitare un ruolo importante, dando il suo contributo per far si che la favola ai vertici del basket nazionale iniziata nel lontano 1936, possa proseguire. E con il suo n°1 abbiamo voluto far chiarezza sulla stretta attualità ma proiettando al tempo stesso lo sguardo verso il futuro.

Presidente, in passato si era valutata la possibilità di scendere dal 10% al 1% nelle quote della Pallacanestro Cantù. Discorso che decade?
“Si, ovviamente non è una pista più praticabile. Il motivo è ovvio: il nostro 9% sarebbe stato acquisito da Dmitry Gerasimenko, il quale come ben noto, vuole liquidare le sue gratuitamente per le vicende legate al fallimento e conseguente sequestro della sua acciaieria. A livello pratico per noi però, per quanto riguarda responsabilità e gli aspetti economici, non cambia nulla. Cantù è una Spa, nella malaugurata ipotesi di fallimento, ne risponderà esclusivamente con il suo patrimonio”.
E all’interno della società di pallacanestro che aria si respira? Sicuramente ci sarà stata possibilità di interfacciarsi in questi giorni…
“Si, qualcosa sembrerebbe muoversi. Andrea Mauri e Roman Popov stanno provando a sondare tutte le strade possibili, compresa quella di provare a trovare un investitore interessato all’acquisto del Pianella, che poi potrebbe essere interessato ad accollarsi anche la squadra. Insomma, Ci sono un po’ di contatti attivi su vari fronti che stanno cercando di portare avanti”.
In questo quadro a tinte fosche, la Tic del Presidente Angelo Passeri che ruolo potrà giocare?
“Diciamo che per ora è tutto un po’ nebuloso, non sapendo purtroppo l’orizzonte temporale di vita della squadra. Fondamentali in tal senso saranno le prossime due settimane. Poi dal momento in cui ci sarà uno spiraglio di continuare almeno per sei mesi, vorremmo rilanciare la possibilità di ingresso a nuovi soci oltre ovviamente creare nuovi eventi. Ci tocca vivere un po’ alla giornata, ma sicuramente da parte nostra c’è tutta la volontà di provare ad impegnarsi per uscire da questa situazione difficile. Si, ce la possiamo fare”.






