Michael Spacek e Dario Bürgler, anche lo Zugo cede il passo

Filip Chlapik
[ethereumads]

Michael Spacek e Dario Bürgler in doppia cifra, con Shore hanno la meglio su un Zugo presuntuoso alla Bossard Arena.

Zugo – Lo Zugo è l’unica squadra e non a caso campione in carica che a differenza di tutte le altre, anche dello Zurigo, quando decide di alzare il ritmo oppure di premere il piede sull’acceleratore e’ in grado di farlo lasciando fermo al palo qualsiasi avversario. Questa sera contro l’Hcap ha cercato a tratti di fare la stessa cosa, ma i biancoblu sono stati molto scaltri, molto abili e molto disciplinati nel saper approfittare delle mancanze dei padroni di casa. Dei loro errori in modo cinico e spietato.

Michale Spacek
Per Michael Spacek prima doppietta in campionato

I ragazzi di Cereda invece, ma come già dimostrato in precedenza, sono una squadra lontana parente di quella vista nelle stagioni passate, tutt’altro, ben organizzata con almeno due linee di buon livello se non tre, ma soprattutto di essere in grado nel sapere replicare colpo su colpo senza mai mollare. I padroni di casa questa sera hanno avuto un approccio quasi superficiale, presuntuoso, considerando l’Hcap la vittima sacrificale di turno, per quanto i leventinesi non occupino una posizione infelice in campionato.

Michale Spacek
Heim e Bürgler, assist e reti, intesa perfetta

Ma in ogni caso dopo essere partiti abbastanza spediti, ed avere impegnato Juvonen con Geisser e De Nisco, hanno poi peccato di superficialità con Hoffman e Djoos. Dai loro errori sono o scaturite le reti dell’Hcap. Ad aprire le danze è stato Michael Spacek autore questa sera di una doppietta, al quale si sono poi aggiunti Dario Bürgler (anche lui in doppia cifra, ndr) e Nick Shore.

L’incontro e’ stato vivo e combattuto praticamente fino alla fine, perché la rete di Martschini a pochi secondi dal fischio finale ha tenuto i biancoblu sotto pressione ma in ogni caso la loro vittoria è stata più che meritata.

C’è stato un periodo dell’incontro, specialmente nel secondo, dove i padroni di casa hanno avuto anche la forza sia di pareggiare ben due volte prima con Hansson e poi con Kovar e ottenere poi il provvisorio 3-2 con O’Neill, ma quando una partita si indirizza su un certo binario puoi essere anche la squadra più forte senza poter pero’ in ogni caso cambiarne l’inerzia.

hcap
Luca Cereda, soddisfatto della prestazione della sua squadra

Dopo le battute a vuoto con Lugano e Ginevra i biancoblù continuano spediti nella loro marcia in campionato  acquisendo sempre più la consapevolezza dei propri mezzi e anche quel pizzico di maturità che permette loro di riprendere in mano lo stato delle cose dopo una sconfitta, anziché perdersi in un vortice senza via d’uscita come accadeva in passato.

Questa sera gli stranieri hanno fatto la differenza, Michael Spacek come detto in doppia cifra e anche Nick Shore il quale lentamente sta ritrovando sempre più la condizione dopo l’infortunio alla costola che l’aveva praticamente esautorato dalla preparazione estiva.

Ora i leventinesi avranno una settimana per prepararsi al meglio alla sfida di venerdì sera contro il Kloten avversario sicuramente alla portata ma in ogni caso da non sottovalutare. La vittoria di questa sera manda un grosso segnale a tutte le altre concorrenti: l’Hcap è una piacevole realtà che può dare del filo del torcere a chiunque e se sara’ in grado di mantenere questo ruolino di marcia una qualificazione nella top six non potrà essere piu’ un sogno ma una concreta e piacevole realtà.

hcap
I leventinesi, un colletivo in continua crescita

Ev Zug – Hc Ambrì Piotta: 4-5 (0-1; 3-2; 1-2)

Reti: 14′ Spacek (Pestoni) 0-1; 23′ Hansson (Martschini, Herzog/5c4) 1-1; 24′ Bürgler (Kneubuheler) 1-2; 25′ Kovar (Hofmann) 2-2; 25′ O’Neill (Celharik) 3-2; 31′ Bürgler (Heim/4c5!) 3-3; 45′ Shore (Virtanen) 3-4; 48′ Spacek (Virtanen, Pestoni) 3-5; 60′ Martschini (Simion, Hofmann) 4-5.

Hc Ambrì PIotta: Juvonen; Fischer, Virtanen; Dotti, Fohrler; Burren, Zündel; Wütrich; Hofer, Michael Spacek, Pestoni; Kneubuheler, Heim, Bürgler; Zwerger, Shore, Chlapik; McMillan, Kostner, Grassi; Trisconi.

Penalità: Zugo 2×2′; Ambrì 3×2′.

Note: Bossard Arena 6’799 spettatori.

Arbitri: Hebeisen, Kohlmüller, Schlegel.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
Marco Capelli
Dalla magica notte di Davos..La maxi rissa di Ambrì..Il dramma di Schafhauser..La finale con quelli di "Lassù"..Gli olimpionici finlandesi di Torino 2006..i play-out..fino ad oggi con il ritorno ai vertici. Trent'anni di passione nata per gioco, ora sono qui a raccontarla.

Lascia un commento