
Hcap due punti con una gagliarda prestazione contro il Bienne dopo la debacle a Friborgo, troppe le reti incassate, Juvonen strepitoso.
Bollettino Ambrì – Il ritorno in campionato dopo gli eventi nella pausa natalizia, coinciso con il vittorioso torneo di Davos, ossia la Spengler Cup, è stato alquanto traumatico. Possiamo dire un brusco risveglio per l’Hcap. Sconfitto subito dal Berna, dove comunque una giustificazione poteva essere il fatto di dover ancora smaltire le tossine di Davos, l’incontro successivo con il Gottéron è stato ancora peggio. Hcap sconfitto per 6-1, mai veramente entrato in partita. E come è accaduto a Berna, un avvio d’incontro a ritmi molto bassi dove un parziale di 3-0 aveva praticamente già indirizzato l’incontro. Mentre con i burgundi, un parziale di 4-0 su due periodi che non ho lasciato via di scampo.

Più che una questione fisica, possiamo definirla una questione mentale, ma sbagliare due approcci a distanza di pochi giorni allo stesso modo è stato molto autolesionistico. Perché comunque sia i punti in classifica servono come il pane e non ci si può permettere della leggerezza dovuta a troppa superficialità. E il fatto che se non sia stata una questione fisica ma di testa, lo ha dimostrato la partita con il Bienne di ieri sera. La prima alla Gottardo Arena in questo 2023, perché l’Hcap è partito veramente con il piede giusto mettendo praticamente alle corde gli ospiti, portandosi sul 3-0 nello spazio di 40’.

Con Heim, e Zwerger nel mezzo, il quale addirittura in inferiorità numerica e con molta caparbietà è stato in grado di raddoppiare. A significare che le gambe hanno girato perché la testa è stata libera da ogni condizionamento esterno. Neo della serata il fatto che dopo il 3-0 il Bienne è praticamente ritornato in partita. Lo aveva già fatto anche nel secondo periodo mettendo un po’alle corde Juvonen. Ma nel terzo è riuscito con una doppietta dell’ex Hofer e Künzle ad agganciare il pari e i supplementari.
Come sempre una lotteria che questa volta ha sorriso sorriso all’Hcap ancora con Heim (hat-trick, ndr) a rimarcare sempre più l’importanza di questo giocatore nello scacchiere di Cereda. Due punti importanti contro la seconda forza del campionato. Un collettivo di tutto rispetto a dimostrazione che l’Hcap più che temere gli avversari, a volte deve temere se stesso. Ma se si occupa la parte bassa della classifica un motivo c’è e sta soprattutto a livello difensivo. In tre partite hanno incassato la bellezza di 13 reti, sei col Gottéron, quattro con il Berna e tre con il Bienne.
Davvero troppe ma purtroppo questa è una costante. Se dal punto di vista offensivo i giocatori fondamentalmente ci sono, a livello difensivo si denotano lacune che accompagnano i biancoblu da quando e’ iniziata la striscia negativa di nove sconfitte dopo un inizio di stagione più che promettente. Nonostante un Juvonen in forma strepitosa e un Conz (in dirittura di rinnovo, ndr) che tutto sommato quando è stato chiamato in causa la sua parte l’ha sempre fatta.

Ora per l’Hcap si presenta la sfida martedì sera alla Corner Arena con il Lugano, terzo derby stagionale. E vedremo se sarà in grado di sfatare il tabù bianconero che arriva da una striscia di prestazioni negative. Magari potrà essere la volta buona per invertire la tendenza, certo i bianconeri non stanno attraversando un gran momento. Anzi da parecchio tempo tante aspettative sono state disilluse. Ciò non toglie che a livello individuale sono dotati di giocatori che possono in qualsiasi momento fare la differenza se motivati a far bene. Sarà sicuramente un incontro quantomeno combattuto in linea con la tradizione dei derby ticinesi.





