
Ventiquattro ore dopo il precedente, si materializza un copione identico nel sesto e ultimo derby stagionale. Hcap-Lugano finisce 2-4, bianconeri più cinici.
Il giorno dopo la vittoria del Lugano sull’Ambrì Piotta per 4-2, ecco che va in scena alla Valascia la più classiche delle rivincite, con il derby n° 193 nella NLA e il n° 221 complessivo, con il computo aggiornato che vede avanti gli ospiti vincenti in 134 occasioni contro le 74 dei padroni casa.

Avvio di partita subito scoppiettante: dopo la conclusione di Berthon, si accende una zuffa tra Lauper e Wellinger, con il primo a subire una penalità di partita per rissa mentre il secondo a prendersi quattro minuti per violenza eccessiva. Sono trascorsi soli 31 secondi ma gli animi sono già caldissimi. Tentativi per Brunner da posizione centrale e Fora con il diagonale, ma lo score si sblocca quando i bianconeri usufruiscono del minuto restante in superiorità, con LaPierre a sfruttare il rebound su conclusione di Brunner. Anche Kubalik e Hofmann non se le mandano a dire, poi il momento migliore per i padroni di casa è paradossalmente in concomitanza di una situazione di shorthand, con Muller allontanato due minuti per violenza eccessiva. In questo frangente Trisconi si fa bloccare il puck e successivamente non inquadra la porta, Kostner direttamente dalla linea blu fa palesare qualche incertezza a Merzlikins che si oppone in due tempi. Tornati in parità sul ghiaccio, l’Ambrì insiste con un numero di Muller e un tiro di Taffe respinto. Sul finale di tempo ancora Trisconi con il diagonale, con Mazzolini che però non si fa trovare nel posto giusto al momento giusto sul rebound. Lo score del primo drittel recita Hcap-Lugano 0-1 ma contesa sostanzialmente equilibrata, con i locali a far registrare qualche tiro in più (17-6).
Buon avvio quello dei secondi venti minuti per il Lugano, che ci prova due volte con Brunner, poi è la volta di Cunti e infine di Klasen che coglie il palo. Gli ospiti però non sembrano pattinare come nei giorni migliori, così torna alla ribalta la squadra di casa, tuttavia non in grado di finalizzare. Mazzolini tutto solo tira addosso a Merzlikins quando da pochi istanti ha preso corpo una penalità differita per gli uomini di Ireland (out Sannitz per aggancio). Il power-play vedrà due tentativi del top-scorer D’Agostini. Tornati in parità si rifà viva la formazione sottocenere, con il tiro di Walker dalla distanza respinto, prima che il finale sia ancora favorevole ai biancoblu. Zwerger a due passi da Merzlikins viene fermato in due tempi da quest’ultimo, mentre Bianchi è sprecone mandando fuori solo davanti all’estremo difensore bianconero. Lo speaker nel frattempo comunica ufficialmente il tutto esaurito alla Valascia, ultima penalità del drittel sanzionata a Lajunen. Con l’uomo in più Zwerger ci prova però senza convinzione su passaggio di Kubalik, mentre puck di Taffe bloccato. Resta ancora un tempo ai ragazzi di Cereda per raddrizzare la situazione, poichè il punteggio di Hcap-Lugano è sempre cristallizzato sul 0-1.
Nel terzo si parte con un tiro di Zgraggen deviato con l’avambraccio dal portiere lettone, ma anche con la bella rete del pareggio siglata da Zwerger in slalom dopo 1’45”. Non trascorrono nemmeno due minuti che i biancoblu hanno la possibilità di raddoppiare, con Incr che imbecca Bianchi il quale si farà però respingere il tiro. Allo scoccare quasi del 45′, mischia furibonda davanti alla linea di porta difesa da Conz, con proprio quest’ultimo che subisce la penalità per violenza eccessiva ed il compagno Zwerger a scontare i due giri di lancette. La squadra di Cereda riesce addirittura a trovare la via del vantaggio in shorthand, con Muller che batte Merzlikins su assist di Kubalik, 2-1 ed esplode la Valascia. Proprio quando il derby n° 221 sembra prendere la via della Leventina, ecco che nel giro di 1’42” avviene il ribaltone: Sanguinetti da posizione centrale beffa Conz forse con la visuale disturbata dal compagno Taffe per il 2-2, poi sul power-play che i luganesi si guadagnano per condotta antisportiva di Zwerger, è Buergler ad infilare con troppa libertà il n°1 avversario sul passaggio del compagno Klasen, con la difesa di casa non propriamente esente da colpe. Sterili i successivi tentativi di riequilibrare il match con Lhotak e Raffe, mentre il Lugano è nuovamente in superiorità numerica, per il bastone alto di Zgraggen e muove bene il disco ma non trovando la via della quarta rete. Ultimo minuto di speranze leventine affidate a D’Agostini, il cui tiro dalla destra è deviato con l’avambraccio da Merzlikins e a un time-out in cui si pianifica di giocare con sei uomini di movimento. Nei 23 secondi finali l’opportunità di sfruttare anche la penalità inflitta a Sanguinetti, ma come spesso accade in queste circostanze è il Lugano a festeggiare il quarto gol, con Lapierre che dal proprio terzo difensivo deposita nella porta lasciata incustodita.

Il finale della Valascia dice quindi Hcap-Lugano 2-4. Grosso rammarico per i padroni di casa, autori di una buona prova per larghi tratti del match ma incapaci di raccogliere alcun punto nonostante siano andati al tiro praticamente il doppio delle volte (52-27). Per l’Hc Lugano altri tre punti importanti che agevolano soprattutto il morale, con gambe e fiato non certamente al top.
HCAP-LUGANO 2-4 (0-1, 0-0, 2-3)
5’23” Lapierre (Brunner, Sanguinetti) 0-1
41’45” Zwerger (Taffe, D’Agostini) 1-1
46’29” Mueller (Kubalik) 2-1
47’19” Sanguinetti (Klasen, Lajunen) 2-2
49’01” Buergler (Klasen, Brunner) 2-3
59’42” Lapierre 2-4
Penalità 5-5
Tiri in porta 52-27
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