
Hc Lugano espugna la Tissot Arena con merito, secondo shutout per Koskinen. Bennett, Riva e Fazzini per un perentorio 0-3.
Bienne – La prima delle due sfide nel Canton Berna ha visto i bianconeri espugnare con merito e in modo autorevole la Tissot Arena. Uno 0-3 contro un Bienne che negli ultimi anni si e’ sempre rivelato un avversario indigesto per la truppa di McSorley. Una prestazione non diciamo inaspettata, ma che alla luce di quanto visto ieri sera contro il Kloten, nulla lasciva presagire ad una inversione di tendenza. Purtroppo a Lugano abbiamo già vissuto situazioni analoghe dove la squadra e’ naufragata in modo definitivo. Tuttavia il ritorno a difesa della gabbia del portiere finlandese sembra aver ridato un po’ di tranquillità a tutto il reparto difensivo e non solo.

L’incontro non è stato certo esaltante, anzi i ritmi sono stati molto bassi in ogni caso l’Hc Lugano ha avuto non solo il merito di segnare ma anche quello di saper contenere il ritorno dell’avversario. Il box play è ritornato ad essere efficace, il power play migliorato. Testimonianza ne è stata la rete del vantaggio di Bennett, ma i bianconeri hanno giocato con una certa disciplina tattica e con un po’ di coralità il che di questi periodi rappresenta merce davvero rara.

Elia Riva ha pensato bene di raddoppiare e poi Fazzini a porta vuota con Säteri out negli ultimi minuti, ha messo a segno il definitivo 0-3. Una vittoria che quantomeno porta un po’ di sereno tra le file dei bianconeri in vista anche della sfida di venerdì alla Postfinance Arena con il Berna, tre punti che muovono la classifica che li fanno risalire, dando un po’ di morale. Una piccola iniezione di fiducia.
Ora sembra quasi banale ripeterlo, ma a questo punto ci si aspetta una conferma, certamente le sfide con gli Orsi non sono state mai abordabili, tutavia questo è il calendario e per forza di cose occorre prenderne atto. I problemi comunque all’interno dello spogliatoio quantomeno persistono ma come tante volte ripetuto le vittorie aiutano a vincere.
Come sembra altrettanto scontato dare risalto alle prestazioni di Koskinen. Non è un caso che il portiere finlandese abbia realizzato il suo secondo shutout stagionale, mancando di un poco il terzo nel derby di martedì sera. Sicuramente ha delle doti tecniche che Schlegel non possiede, ma non si può nemmeno farne una colpa all’ex Zurigo.

Ieri sera la sua sfortuna più grande è stata quella di giocare un incontro dove praticamente i suoi compagni di squadra lo hanno abbandonato al suo destino, mai in grado di chiudere una linea di tiro, ma in grado di cercare un contrasto al fine di rendere meno fluida la manovra degli aviatori. E per forza di cose ogni tiro dalla distanza costituiva già di per sé un pericolo, facendo del portiere bianconero il bersaglio preferito.
Sicuramente il portiere finlandese ha dimostrato di sapersi guadagnare il posto ma può essere anche uno stimolo per il buon Schlegel migliorare le sue prestazioni anche perché la stagione è ancora lunga e non si può pensare che il numero 19 bianconero le possa giocare tutte.
Per quanto riguarda il capitano Arcobello questa sera è rimasto ancora a secco. La situazione sta diventando abbastanza preoccupante, ha avuto delle occasioni a tu per tu col portiere del Bienne ma vuoi la sfortuna, vuoi l’imprecisione o qualsiasi altro motivo, il disco non è mai entrato. Un Arcobello diciamolo irriconoscibile, i contrasti con McSorley non si sono certo assopiti, non solo in questa stagione ma anche nella passata.
Due modi diversi di concepire l’hockey, ma a farne le spese più che i singoli protagonisti e’ l’Hc Lugano. Ed in fondo in questo momento serve l’apporto di tutti se veramente si ha l’intenzione di arrivare fino in fondo alla stagione ponendosi un obiettivo prestigioso che sia consono con il blasone di questa società.
Ehc Bienne – Hc Lugano: 0-3 (0-1; 0-1; 0-1)
Reti: 17’32” Bennett 0-1; 32’57” Riva (Thürkauf) 0-2; 57’50” Fazzini 0-3.
Hc Lugano: Koskinen; Guerra, Kaski, Mi. Müller, Wolf; Riva, Alatalo; Villa; Bennett, Granlund, Fazzini; Patry, Thürkauf, Connolly; Herburger, Arcobello, Vedova; Gerber; Cortiana, Stoffel; Zanetti.
Penalità: Bienne 4×2′; Lugano 5×2′.
Note: Tissot Arena, 5’301 spettatori.
Arbitri: Lemelin, Tscherrig, Burgy, Stalder.





