
Hc Lugano ancora sconfitto, una settimana da dimenticare. Poche idee, confuse, preoccupa la sterilità offensiva, pausa provvidenziale. Ohtamaa ai saluti.
Lugano – Ultimo incontro prima della pausa per le nazionali, il Lugano dopo la nefasta trasferta di ieri a Les Vernets dove praticamente non è mai sceso sul ghiaccio, è chiamato a dare una risposta davanti al suo pubblico contro il Bienne reduce dalla sconfitta interna con l’Ambrì. Kapanenen recupera Suri, Jecker torna in difesa, Fazzini in prima e il giovane Canonica in quarta.

Bienne più intraprendente quello sceso sul ghiaccio, spinge e pressa gli uomini di Kapanen. Zurkirchen si deve già superare davanti alle incursioni dei seelander. Tuttavia dopo questo avvio alla garibaldina degli ospiti, il Lugano inizia a prendere in mano le redini dell’incontro, Fazzini e a seguire Klasen, Loeffel impegnano pericolosamente Hiller. Ai bianconeri manca la rete, poca lucidità sotto porta, il Bienne non gioca in modo trascendentale ma i padroni di casa latitano in lucidità e concentrazione se non anche dal punto di vista fisico. Una superiorità numerica non viene sfruttata a dovere oltre a una grossa occasione non concretizzata da Sannitz.

Al 22′ il Bienne passa in vantaggio con Kreis abile a deviare al volo un assist di Rajala che taglia fuori tutta la difesa bianconera. I padroni di casa faticano molto a impostare l’azione, troppo macchinosi e lo si vede anche nell’occasione creata da Bertaggia dove manca l’ultimo spunto per ribattere a rete. Una penalità per carica scorretta fischiata a Ohtamaa rischia di costare caro al Lugano, infatti per ostruzione su Zurkirchen viene annullata la rete del raddoppio per opera di Kessler. Brutto dirlo ma il Lugano è sterile in attacco, da ben cinque periodi a secco, sintomo di un malessere iniziato già nel derby nonostante le tre reti.
Un inizio sugli stessi ritmi che non fanno presagire nulla di buono, usciti indenni da una inferiorità numerica, i bianconeri riescono a ottenere i pareggio con Loeffel al 46′ dalla blu in powerplay con Fuchs e Moser out. Sembra l’inizio di una nuova partita, Lammer si rende subito pericoloso e forti delle proprie convinzioni escono ancora indenni da una doppia inferiorità numerica, ma dal pericolo scampato arriva a sorpresa il nuovo vantaggio ospite con Neuenschwanderal 54′ imbeccato dall’ex Ulmer. Kapanen toglie Zurkinchen, con sei uomini di movimento il Lugano riesce a trovare il pareggio con Lajunen ma la rete non viene convalidata per un deviazione di mano. E così arriva le terza sconfitta consecutiva, per Ohtamaa l’ultima partita con la maglia bianconera. La pausa arriva provvidenziale ma la sterilità offensiva preoccupa oltre a una condizione fisica al limite del decente. E la ripresa in casa dei Lions il 12 novembre non è delle migliori.

Hc Lugano: la sconfitta in recupero nel derby ha acceso il campanello d’allarme, ma il crollo di ieri e la pochezza in attacco sono segnali preoccupanti. La pausa arriva provvidenziale.
Atte Ohtamaa: il difensore finlandese lascia il Lugano, dopo un inizio incerto sale di condizione formando con Chorney un muro invalicabile e una coppia affiatata.
Hc Lugano – Ehc Bienne: 1-2 (0-0, 0-1, 1-1)
Reti: 22’49’’ Kreis (Rajala) 0-1; 46’46’’ Loeffel (Klasen) 1-1; 54’49’’ Neuenschwander (Fuchs)
1-2.
Hc Lugano: Zurkirchen; Chorney, Ohtamaa; Riva, Chiesa; Vauclair, Loeffel; Wellinger, Jecker; Klasen, Lajunen, Fazzini; Bertaggia, Sannitz, Bürgler; Suri, Haussener, Lammer; Canonica, Vedova, Jörg.
Penalità: HCL 4×2’ EHCB 3×2’
Note: Cornér Arena 5868 spettatori. Arbitri: Lemelin, Tscherrig, Kovacs, Ambrosetti.





