
Hc Lugano a inseguire sia in partita che nella serie il Rapperswil. Serve una scossa e anche veloce a tutto l’ambiente, nulla è compromesso.
Lugano – Una cosa é certa, ossia l’assenza di Cervenka ha compattatto il Rapperswil trasformandolo in un fortino quasi inespugnabile. E l’Hc Lugano ci è andato a sbattere del tutto, ma dove finiscono i meriti dei Sangallesi e iniziano i demeriti dei bianconeri? Certo l’Hc Lugano è sulla carta la squadra favorita, ma il ghiaccio sta dicendo ben altro, ossia che gli uomini di Pelletier stanno facendo molta fatica a trovare reti e spazi, e che i Sangallesi sono abili nelle ripartenze e a concretizzare ogni minima occasione. Ma questi sono i playoff, e quando non si è al cento per cento della condizione fisica e mentale tutto si fa più difficile.

La sconfitta al Lido ha lasciato il segno più che altro per la prestazione e l’atteggiamento, che non per il punteggio. E anche questa sera il Rapperswil ha sfruttato al meglio tutte le occasioni che ha avuto senza lasciare nulla al caso, sebbene la fortuna abbia avuto la sua parte. Ma la dea bendata va in soccorso degli audaci, e la prestazione degli ospiti ha messo a nudo tutte le problematiche del Lugano: una prima linea che non è più in grado di fare la differenza, una mancanza di cattiveria, ma soprattutto l’assenza di una azione corale. Tanti tiri ma frutto di iniziative personali, così non si può andare da nessuna parte.

Dopo un avvio spumeggiante con Boedker e Herburger a sprecare ottime occasioni, inevitabilmente la partita si è incanalata sui binari preferiti dagli ospiti, ossia ripartenze fulminanti che in molte occasioni hanno messo in i Sangallesi in superiorità numerica. Ma soprattutto le loro reti sono state frutto di erroracci, prima di Wellinger, male anche questa sera, e non può esser un caso. Ma anche di Lajunen, sfortunato nel scivolare, insomma l’Hc Lugano ha dovuto sempre inseguire e una volta che ha agguantato il pareggio prima con Morini e poi con Lammer, non è stato mai in grado di girare l’inerzia dell’incontro.
Per i Sangallesi sono andati a segno Loosli e Wick prima del definitivo 2-3 di Forrer in overtime. Due sconfitte consecutive che inguaiano i bianconeri, ma che d’altra parte li obbligano a fare molto di piu, anche se sembra difficile capire come venirne fuori visto l’atttuale stato delle cose. Serve una scossa all’ambiente che sembra si stia cullando sugli allori di una ottima regular season. Ma questo ormai è il passato, uomini di personalità non mancano ma sembrano a corto di energie soprattutto fisiche.

La prima linea a parte un Arcobello nettamente al di sotto la soglia del suo naturale rendimento, sembra aver perso smalto e lucidità, Mikkel Boedker ne é un esempio lampante. Chi oggi ha fatto la sua parte, sono i cosiddetti comprimari come Morini e Lammer coadiuvati quello si da un ottimo Fazzini, e non è mai un caso quando sono le “seconde linee” a dare sempre il meglio ad eccezione del numero 17 bianconero che continua nel suo positivo stato di forma. Nulla è perduto, c’è il tempo e la possibilità di cambiare, ma serve un altro approccio, un altra determinazione, un’altra cattiveria, tutto dipende dal fatto che ci siano le giuste energie per poterlo fare. Già da lunedì sera al Lido qualcosa deve cambiare.
Giovanni Morini e Dominc Lammer: gli unici ad aver infilato Nyffeler, ma gli unici ad averci messo quella sana cattiveria sotto porta. Nulla succede per caso è ciò deve fare riflettore.
Niklas Schlegel: ha fornito come sempre un’ottima prestazone, tenendo in partita i suoi compagni i diverse occasioni a tu per tu con Rowe e Lehmann. Davvero sfortunato nel 0-1 di Loosli.
Alessandro Chiesa: criticato nelle ultime uscite, nonostante qualche passaggio a vuoto oggi si è esibito in un big save con il pattino in overtime a Schelgel battuto. Ma ci ha messo cuore e anima tenendo in gioco il Lugano sperando in un colpo di magia di qualche suo più quotato compagno che pero’ non è mai arrivato.

Hc Lugano – Scrj Lakers: 2-3 d.s. (1-1; 1-1; 0-0; 0-1)
Reti: 14’05” Loosli (Vukovic) 0-1; 16’05” Morini (Fazzini) 1-1; 30’51” Wick 1-2; 39’26” Lammer (Fazzini) 2-2; 77’21” Forrer (Rehak, Ness) 2-3.
Hc Lugano: Schlegel; Wellinger, Heed; Chiesa, Loeffel; Wolf, Nodari; Riva, Zangger; Boedker, Arcobello, Bürgler; Suri, Lajunen, Walker; Lammer, Herburger, Fazzini; Bertaggia, Sannitz, Morini.
Penalità: Lugano 6×2’; Rapperswil 6×2’ + 1×10’.
Note: Cornèr Arena, zero spettatori. Arbitri: Piechaczek, Fluri, Obwegeser, Fuchs





