Hc Lugano sbanca la Tissot Arena e inizia a pregustare la finale

[ethereumads]

L’Hc Lugano passa 4-2 in casa del Bienne, riuscendo così a ribaltare l’inerzia della semifinale, passando dal 0-2 al 3-2. Sabato alla Resega la ghiotta opportunità di strappare il ticket per l’atto conclusivo della National League.

Gara 5 di queste semifinali playoff, il Lugano si gioca la concreta possibilità, vincendo questa sera alla Tissot Arena di Bienne, di arrivare alla seconda finale degli ultimi tre anni.  Squadra vincente non si cambia e infatti line-up invariato, Greg Ireland non vuole rompere un equilibro perfetto che si è andato a creare. Rispetto a lunedì sera l’unica differenza è il cambio di ”top scorer”, il casco giallo infatti passa da Gregory Hoffman a Maxim Lapierre. Il Bienne deve a fare a meno invece del suo portiere titolare, l’ex Nhl Jonas Hiller (colpito da una “discata” nel match scorso), al suo posto il giovane Elien Paupe con alle spalle quest’anno solo 4 partite in regular-season in NL. Si parte subito con un’occasionissima per i bianconeri dopo pochi secondi, con Gegory Hofmann ben imbeccato da  Jani Lajunen ma il portiere dei Seelander è lesto ad acciuffare il disco con la pinza. Passato lo spavento iniziale, i padroni  di casa iniziano a portarsi sempre più nel terzo difensivo dell’Hc Lugano e a mettere sempre più pressione all’estremo difensore Elvis Merzlikins. Prima ci prova Philipp Wetzel, poi è il turno di Jason Fuchs e infine Marco Pedretti, ma il risultato resta in parità. Al 11’50”, una carica di  Mauro Dufner su Giovanni Morini, permette al Lugano di poter giostrare per 2′ con l’ uomo in più sul ghiaccio e allentare così un po’ la pressione degl uomini di Antti Törmänen. Il powerplay che ne segue è mal gestito dai sottocenerini e infatti possiamo annotare  sul nostro taccuino solo un tiro sul finale di penalità con Stefan Ulmer al 13′ 46”. Da lì a poco sono gli uomini di Greg Ireland a restare con l’uomo in meno sul ghiaccio (fuori Alessio Bertaggia) ma anche in questa occasione il box play ha la meglio sul powerplay, primo periodo che termina con nessuna segnatura.

Bobby Sanguinetti alle prese con un attaccante avversario

Il periodo centrale inizia sulla falsa riga dl primo, Bienne che spinge subito sull’accelleratore e soprattutto con la sua prima linea cerca di schiacciare i bianconeri nel propio terzo difensivo senza però trovare la via del gol e infatti ad avere l’occasione più ghiotta nei primi 5′ sono proprio i bianconeri con Philippe Furrer,  è lesto però anche in questa occasione il portiere  Paupe a raccogliere il puck con la pinza. A metà partita il risultato è ancora fermo sullo 0-0, al 32’26” una bella azione solitaria di Sébastien Reuille è il preludio del vantaggio bianconero che arriva al 33’22” con il canadese Maxim Lapierre che sfrutta al meglio  un perfetto assist in verticale di  Ryan Johnston. Per Elien Paupe non c’è nulla da fare.

Maxim Lapierre esulta dopo la rete del primo vantaggio

Passano poco più di 40” ed ecco arrivare anche il raddoppio  grazie alla terza linea degli ospiti: Luca Cunti vince un ingaggio, il disco arriva sul bastone di Luca Fazzini che fa partire un tiro che Paupe non trattiene, ci pensa Matteo Romanengi  a ribattere a rete. Il Bienne accusa il colpo, una penalità di Marc-Antoine Pouliot rende le cose ancora più difficili. Hc Lugano ormai saldamente piazzato nel terzo difensivo dei padroni di casa, ecco in powerplay anche la terza reta con Gregory Hofmann (30^ rete stagionale per lui) al 35′ 46”. Finisce così senza altri sussulti un secondo periodo disastroso per i ”Seelander”.

Ultimi 20′ dove gli ospiti partono subito bene e sfiorano la rete del 4 a 0 sempre con l’onnipresente Maxim Lapierre al 47’20”. Il casco giallo del Bienne Toni Rajala, poco dopo ridà qualche speranza ai 6500 spettatori della Tissot Arena riuscendo a mettere a segno la rete dell’ 1-3. Gli uomini di  Törmänen tornano a crederci, tra il 56′ e 57′ due penalità: prima va fuori Fazzini e poi  Furrer, lasciano l’ Hc Lugano per qualche  manciata di secondi in doppia inferiorità numerica. Il Bienne non si lascia scappare la ghiotta occasione e  Jacob Micflikier devia in rete un tiro dalla blu di Beat Forster al 57′ 52”. Mancano solo 2′ al termine, Elien Paupe viene fatto uscire dalla porta ed entra un sesto uomo di movimento. I bianconeri si chiudono e non lasciano spazio agli assalti finali del Bienne e riescono a 31” dalla sirena con Raffaele Sannitz a segnare a porta vuota la rete del definitivo 2 a 4. L’Hc Lugano vince ma sopratutto convince, nonostante le importanti assenze Greg Ireland è riuscito a dare un assetto quasi perfetto in queste ultime partite alla sua squadra e ora sabato sera davanti al proprio pubblico, la possibilità di arrivare in finale è davvero vicina.                                                                                                               

BIENNE- HC LUGANO 2-4 (0-0, 0-3, 2-1)

Reti: 33’22’’ Lapierre (Johnston) 0:1, 34’06’’ Romanenghi (Fazzini, Wellinger) 0:2, 35’46 Hofmann (Fazzini, Lapierre, 5c4, esp. Pouliot) 0:3, 47’20’’ Rajala (Micflikier, Pouliot) 1:3, 57’52’’ Micflikier (Forster, Wetzel, 5c3, esp. Fazzini, Furrer) 2:3, 60’ Sannitz (Bienne senza portiere) 2:4.
Lugano: Merzlikins; Johnston, Furrer; Sanguinetti, Vauclair; Ulmer, Wellinger; Riva; Lapierre, Lajunen, Hofmann; Walker, Sannitz, Reuille; Fazzini, Cunti, Romanenghi; Zorin, Morini, Bertaggia; Vedova.

La sintesi di MySports

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Matteo Frangi
A dodici anni mi portarono controvoglia a vedere una partita dell’Ambrì. Da quel giorno non ho più smesso di seguire e occuparmi di hockey, con l’onore di poter narrare i gol e le azioni più spettacolari di questo magnifico sport a tutti voi!

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