Hc Lugano non dà segni di vita: encefalogramma piatto

[ethereumads]

Hc Lugano annullato completamente da un Langnau sotto il peso di sei reti, Schlegel eroico di fronte a tanta pochezza.

Langnau – Quello visto questa sera e’ stato un Hc Lugano veramente senza né capo né coda, una squadra completamente allo sbando segno anche di un sistema che ormai non ha più nulla da dire. Luca Gianinazzi è stato messo alla guida di un gruppo che sembra praticamente aver smarrito stimoli, voglia di giocare, in barba anche alla stessa professionalità.

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L’unica rete del Lugano con la firma di Morini

McSorley è stato allontanato, considerando come la causa di tutti i mali e per quanto ci sia stata anche una reazione in ogni caso non ha portato i risultati sperati, ossia in termini di vittorie. Questa sera l’Hc Lugano non e’ mai sceso sul ghiaccio. Le dichiarazioni di Guerra in merito al fatto che dal punto di vista atletico siano in notevole ritardo per così dire, suonano come una conferma ma anche una beffa perché se nelle due gare precedenti con Davos e poi con Friburgo, l’Hc Lugano era crollato nel terzo periodo, questa sera dopo nemmeno pochi minuti i giochi erano ormai fatti.

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Luca Gianinazzi incolpevole comandante di una nave alla deriva

Seppellito sotto il peso di sei reti e salvato anche da un eroico Schlegel che ha cercato in ogni modo di tenere comunque in partita i suoi compagni. E gli stessi tifosi accorsi alla Ilfishalle hanno lasciato prima della fine dell’incontro gli spalti, perche’ in fondo a tutto ci deve essere un limite. Non si è toccato il fondo, onestamente si sta scavando e francamente è alquanto imbarazzante.

Il fatto che per quanto non ci sia un gioco, uno schema non significa che da giocatori professionisti e navigati come Arcobello, Fazzini, Alatalo, Granlund non si possa pretendere una reazione. Che non siano in grado da soli di intraprendere un’azione e portarla in fondo, dare almeno spazio a un’iniziativa personale suffragata dal loro talento. Veramente il nulla più assoluto e spiace vedere un Luca Gianinazzi che per quanto ricco di entusiasmo si è trovato a dover gestire una barca completamente alla deriva.

Rischiando anche così di bruciare la carriera di un giovane allenatore con il serio pericolo di essere risucchiato in un vortice senza fine. La società ha delle grosse responsabilità e anche un eventuale declassamento di Arcobello dai gradi di Capitano rappresenterebbe un segno di debolezza, vista come una iniziativa mossa dalla disperazione più che da una lucida capacità di saper analizzare lo stato attuale delle cose.

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Da giocatori di talento ci si aspetterebbe almeno un minimo di iniziativa.

I giocatori, quelli navigati, sono in grado di saper muoversi in queste situazioni, anzi molto abili nel tutelare i propri interessi. Non si prevede a questo momento un futuro roseo nemmeno in vista del prossimo incontro di martedì sera alla Corner Arena contro lo Zugo.

Non si può nemmeno dire “è colpa di questo, è colpa di quello” l’encefalogramma è completamente piatto e presupposti ormai che la stagione sia destinata ad essere un vero e proprio calvario sono più che reali. Un punto veramente basso nella storia di questa gloriosa società che nessuno mai avrebbe immaginato soltanto qualche mese fa.

Se questro sport ormai è diventato un business, non solo lo deve essere per i giocatori e la societa’, ma anche per i tifosi che pagano il prezzo più alto non solo in termini economici (abbonamenti, trasferte) ma anche di passione. E forse un minimo di rispetto nei loro confronti quantomeno è dovuto.

Per la cronaca questa sera Pesonen in doppia cifra come Michaelis ai quali poi han fatto da contorno Saarela e Flavio Schmutz. L’unica rete bianconera per mano di Giovanni Morini. Deplorevole la carica di Riccardo Werder all’altezza della testa, un gesto senza senso e logica che avrebbe potuto creare seri danni al giocatore del Langnau.

Scl Tigers  – Hc Lugano: 6-1 (2-0, 3-0, 1-1)

Reti: 5’19” Pesonen (5c3) 1-0; 17’43” Michaelis (Pesonen) 2-0; 28’43” Schmutz (Huguenin, Leipistö) 3-0; 34’57” Michaelis (Saarela, 5c4); 36’43” Pesonen (Saarela, Saarijärvi, 5c4) 5-0; 42’05” Saarela (Michaelis, Saarijärvi, 5c4) 6-0; 55’06” Morini (Fazzini) 6-1.

Hc Lugano: Schlegel (34’57” Fatton); Müller, Alatalo; Riva, Kaski, Guerra, Wolf; Ugazzi; Bennett, Granlund, Zanetti; Morini, Arcobello, Connolly; Josephs, Thürkauf, Fazzini; Gerber, Herburger, Vedova; Werder.

Note: Ilfis, 4’689 spettatori.

Arbitri: Mollard, Kaukokari; Wolf, Gurtner.

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Marco Capelli
Dalla magica notte di Davos..La maxi rissa di Ambrì..Il dramma di Schafhauser..La finale con quelli di "Lassù"..Gli olimpionici finlandesi di Torino 2006..i play-out..fino ad oggi con il ritorno ai vertici. Trent'anni di passione nata per gioco, ora sono qui a raccontarla.

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