Hc Lugano: gioco, attitudine e determinazione, un passo alla volta

[ethereumads]

Hc Lugano vittorioso contro i campioni in carica, hat-trick per Connolly, con Alatalo, Stoffel e Granlund per 6-1 convincente e perentorio.

Lugano  – Che sia stata la partita della svolta per la compagnia di Gianinazzi è ancora presto per dirlo, però sicuramente la vittoria di questa sera dà morale a tutto l’ambiente. Non tanto per le sei reti contro i campioni in carica, ma più che altro anche per la prestazione convincente. E’ stata una serata ricca di novità, innanzitutto l’annuncio della nomina come assistente di Luca Gianinazzi di Matti Alatalo, poi il fatto che gli special teams questa sera hanno funzionato con ben due reti delle sei con l’uomo in piu’ sul ghiaccio e per finire la prima tripletta di Connolly con la maglia dell’Hc Lugano.

hc Lugano
Luca Gianinazzi, la sua mano inizia a vedersi

Insomma la cura Gianinazzi sta dando i primi segnali positivi, sicuramente i bianconeri sembrano avere intrapreso la giusta strada. Attitudine, gioco e determinazione sono stati gli aspetti fondamentali che in maggior modo sono risaltati questa sera. Sia con il Davos, sia con il Gottéron si era visto un’inversione di tendenza nell’approccio alla partita, nella manovra, nell’impostazione del gioco. Il brutto scivolone che praticamente aveva lasciato basiti, stupiti e amareggiati, quello di sabato sera contro il Langnau ormai è stato messo alle spalle.

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Zanetti in quarta linea ma nel vivo del gioco

Sei rete incassate sabato, sei reti oggi segnate contro i campioni in carica dello Zugo che per quanto non stiano attraversando un buon momento di condizione, in ogni caso disporgono di un organico di altissima qualità. Come abbiamo visto Koskinen questa sera è ritornato a difesa della gabbia e lo si è visto in tantissime occasioni, ha mancato poi di un soffio il terzo shutout stagionale. Senza nulla togliere a quanto di buono fatto da Schlegel, nelle volte in cui si è trovato nella condizione di sostituire il portiere finlandese.

Sicuramente Koskinen ha quel valore aggiunto, quel qualcosa in più che inevitabilmente lo caratterizza. Certo è che l’approccio di tutta la squadra è stato ben diverso, sono mancati ancora all’appello Fazzini e Arcobello, ma entrambi si sono notati per intraprendenza, dinamismo e vivacita’. Anche un Gerber non piu considerato come un tredicesimo attaccante, ma schierato in seconda linea con Bennett e Connolly. Zanetti e Stoffel pronti a creare con ripartenze veloci quei break per creare la superiorita’ numerica davanti prima a Genoni e poi a Hollenstein.

All’hat-trick di Connolly, si sono aggiunte le reti di Alatalo, Stoffel e Granlund suddivise sui tre periodi a dimostrazione che anche da un punto di vista fisico la squadra ha retto. Ma forse di piu’ quello mentale. Dopo la sconfitta di sabato sera, inevitabilmente le critiche anche pesanti a tutto l’ambiente sono arrivate puntuali, doverose o meno, con toni anche aspri.

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Alatalo in rete per il 4-0 in powerplay

I tifosi come giusto che fosse, hanno detto la loro ma anche gli stessi organi informazioni non si sono risparmiati. Di sicuro i bianconeri nel risalire la classifica dovranno farlo un poco alla volta, o meglio un passo alla volta, E già venerdì sera in terra giurassiana con l’Ajoie si presentera’ l’occasione giusta per continuare o quantomeno per riprendere confidenza con l’abitudine alla vittoria e quindi con i tre punti.

Luca Gianinazzi onestamente questa sera può ritenersi soddisfatto perché ha visto un collettivo muoversi sul ghiaccio con determinazione, attitudine e sacrificio.

Hc Lugano – Ev Zug:  6-1 (3-0; 1-0; 2-1)

Reti: 4’22” Connolly 1-0; 5’42” Stoffel (Zanetti) 2-0; 13’48” Connolly (Gerber) 3-0; 34’02” Alatalo 4-0; 46’01” Klingberg (Kovar) 4-1; 52’30” Connolly (Bennett) 5-1; 55’46” Granlund (Arcobello, Mi. Müller) 6-1.

Hc Lugano: Koskinen; Mi. Müller, Alatalo; Riva, Kaski; Guerra, Wolf; Ugazzi; Granlund, Arcobello, Ma. Müller; Gerber, Bennett, Connolly; Morini, Thürkauf, Fazzini; Stoffel, Herburger, Zanetti; Vedova.

Penalità: 4×2′; Hc Lugano; 7×2′; Zugo.

Note: Cornèr Arena, 4’495 spettatori.

Arbitri: Hebeisen, Mollard; Burgy, Meusy.

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Marco Capelli
Dalla magica notte di Davos..La maxi rissa di Ambrì..Il dramma di Schafhauser..La finale con quelli di "Lassù"..Gli olimpionici finlandesi di Torino 2006..i play-out..fino ad oggi con il ritorno ai vertici. Trent'anni di passione nata per gioco, ora sono qui a raccontarla.

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