
Daniel Winnik tripletta e ancora vittoria con un Lugano che si illude per 20′. Follia di Damien Riat su Elia Riva.
Ginevra – Il Lugano esce dal doppio impegno di Les Vernets con le ossa rotte e non solo in senso metaforico. Al di là del risultato ancora negativo, occorre segnalare l’uscita di Elia Riva dopo soltanto 38” di gioco per una carica più che scorretta alla balaustra di Damien Riat. Per entrambi incontro finito prima ancora di iniziare: per il ticinese il ricovero in ospedale, per il ginevrino penalità partita con ulteriori giornate di squalifica. Le condizioni di salute del difensore bianconero sembrano esser buone, un grande spavento, tuttavia è inconcepibile una carica del genere praticamente a freddo.
Il ginevrino protagonista ieri sera con una doppietta, ha completamente mancato l’approccio all’incontro con un gesto sconsiderato. Ma della penalità contro di lui, i bianconeri ne hanno approfittato per portarsi sullo 0-2 con Lajunen e Herburger. Un inizio di incontro che ha fatto ben sperare, sulla falsa riga di ieri sera. Poi alla lunga i padroni di casa sono usciti alla distanza. È stata la serata di Daniel Winnik autore di una tripletta anche se occorre dire che i bianconeri non sono crollati all’improvviso ma alla distanza. Prima del 2-2 del ginevrino, Lajunen in shorthand aveva colpito l’incrocio dei pali, una beffa segno premonitore di una altra serata no.
Gli inizi di secondo e terzo periodo sono stati deleteri per il Lugano, subito il 3-2 in shorthand di Daniel Winnik dopo un erroraccio di Heed, poi il 4-2 di Tommernes 30″ dall’ingresso dalla seconda pausa. In poche parole ancora approcci sbagliati dopo le pause che hanno rovinato quanto di buono era stato fatto nei due buoni primi periodi. A completare l’opera anche il terzo punto di Daniel Winnik su rigore mentre la rete ininfluente di Rod ha messo fine alla serata. Davvero un brutto momento per un Lugano che esce ridimensionando dalla due giorni con le aquile, le quali si confermano davvero un’ottima squadra: un pacchetto stranieri di alto livello e migliore difesa del campionato.
Alla luce di quanto visto e successo in casa bianconera, a discapito è doveroso evidenziare una certa stanchezza dovuta ad impegni ravvicinati che non permettono un recupero ottimale. Però la squadra con le prime quattro ha vinto solo una volta con Zurigo e Ginevra, poi solo sconfitte più o meno pesanti. A livello difensivo troppi errori che vengono pagati a caro prezzo, amnesie o errori d’impostazione ripetitivi e ingiustificati. Il tempo per recuperare le energie è poco perché già domenica scenderà alla Corner Arena il Davos, in sostituzione del Berna ancora in quarantena per la terza volta in questa stagione.
Jani Lajunen: il centro finlandese a segno nella due giorni con il Ginevra, dimostra voglia, grinta e carattere, con Herburger uno dei migliori tra le fila dei bianconeri.
Damien Riat: inspiegabile la carica alla balaustra su Elia Riva dopo 30″ di gioco, per il difensore bianconero ricovero in ospedale e un grande spavento.
Daniel Winnik: tripletta, una serata perfetta per l’attaccante del Ginevra, ha fatto quello che voleva grazie anche la complicità dei difensori bianconeri, ma è un merito.
Hc Ginevra Servette – Hc Lugano: 5-2 (1-2; 1-0; 3-0)
Reti: 3’45” Lajunen (Heed) 0-1; 5’40” Herburger (Lajunen, Bertaggia) 0-2; 11’50” Winnik (Miranda) 1-2; 30’49” Winnik (Fehr) 2-2; 40’34” Tömmernes (Winnik, Jacquemet) 3-2; 53’27” Winnik (PS) 4-2; 57’23” Rod 5-2.
LUGANO: Schlegel; Riva, Heed; Wellinger, Loeffel; Wolf, Nodari; Morini; Chiesa; Bertaggia, Arcobello, Boedker; Suri, Lajunen, Walker; Fazzini, Herburger, Bürgler; Lammer, Sannitz, Traber.
Penalità: Ginevra 3×2’ + 1×5’ + 1×10’; Lugano 5×2’ + 2×10’.
Note: Les Vernets, zero spettatori. Arbitri: Wiegand, Salonen, Steenstra, Duarte.





