Centri sportivi Como,è ancora ben accetto lo sport?

Centri sportivi Como
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Centri sportivi Como e Provincia, quanti i disagi che le società devono affrontare. Alla base problemi economici ma non solo.

 

Non è facile, al giorno d’oggi, gestire l’attività di una società sportiva. Vuoi per le difficoltà economiche del nostro paese che in questi anni si stanno riversando sul mondo dello sport, con la conseguenza che sono sempre meno gli imprenditori disposti a sobbarcarsi tali avventure oppure più semplicemente a farne da sponsor. Ma vuoi anche per altre problematiche che i Presidenti di queste realtà a volte devono affrontare.

Tra queste, sicuramente veste una certa importanza quella delle strutture in cui la pratica viene svolta. E bisogna ammettere che la situazione dei centri sportivi Como e Provincia, come del resto in tutta la penisola, non è tra le migliori. Inutile dirlo che anche qui il contesto economico lo fa da padrone. Tanti sono infatti gli impianti che non sono più giudicati moderni, giusto per usare un eufemismo. Il Bel paese arranca, stretto nella morsa dell’austerity voluta dall’Europa e da un debito pubblico per nulla sostenibile. E così a farne le spese sono indirettamente i Comuni e direttamente cittadini, società, atleti. Ma è soltanto questo?

Tra i casi più disparati qui nel nostro territorio, vorremmo partire dal Palaghiaccio di Casate. Il club di Luca Ambrosoli, l’Hockey Como, sta infatti disputando le proprie partite di campionato (causa inagibilità della tribuna) senza l’apporto del suo pubblico dal 11 dicembre, in occasione del derby con Varese. E sarà così anche stasera per la partita di Coppa Italia contro il Chiavenna. Il tutto dopo che le prove di carico della struttura sono già state eseguite ad inizio gennaio, periodo in cui i comaschi hanno dovuto addirittura cercare ospitalità altrove per i propri allenamenti, con inevitabili disagi. Senza dimenticare la forte decisione da parte del presidente lariano di effettuare i due recenti derby con Milano (uno in campionato e uno in coppa), sul ghiaccio degli avversari piuttosto che sul proprio come previsto da calendario, per consentire ai propri supporters di assistere all’incontro.

Centri Sportivi Como
Centri sportivi Como: il caso del Palaghiaccio di Casate

Anche il Calcio Como con lo stadio Sinigaglia non se la passa meglio. Dopo gli interventi delle scorse estati che hanno costretto gli azzurri alle prime giornate in serie B a giocare a Novara e al primo turno di Coppa Italia 2016/17 contro il Montecatini a Pavia, fra poco si presenterà il problema della ristrutturazione al tetto della tribuna. Lavori annunciati già ad inizio novembre 2015 ma che si svolgeranno soltanto dopo la partita con il Prato in programma il 26 febbraio. Della durata di quattro settimane, la società lariana avrà il suo bel da fare nei due match casalinghi per garantire la sicurezza e spostare i tifosi abbonati in questa zona in un altro settore, ma anche per ciò che concerne la sala stampa ad esempio.

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Centri sportivi Como: lo stadio Sinigaglia

Per quanto riguarda la Piscina Olimpica di Muggiò, che recentemente in estate ha subito alcuni interventi di rinnovamento interni per renderla meno “fatiscente”, la problematica riguarda la possibilità di assistere alle manifestazioni da parte del pubblico. Situazione che si protrae praticamente da due anni, sopra le cento presenze l’accesso alle persone in tribuna è consentito soltanto in presenza dei Vigili del Fuoco. E non sono mancati casi in passato in cui i genitori dei propri figli hanno pagato di tasca loro i 110 euro dovuti ai pompieri per il presidio di essa.

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Centri sportivi Como: partite a Desio per il basket in attesa del nuovo Pianella

 

Ma il caso più emblematico resta quello legato al palazzetto di Cantù. Un’opera che i brianzoli attendono dall’inizio degli anni novanta ma che, allo stato attuale, resta ancora incompiuta. Vani i tentativi in questi decenni di regalare un impianto nuovo alla gloriosa squadra di pallacanestro da parte delle amministrazioni locali. Ora la palla è passata in mani private, ossia alla famiglia Gerasimenko proprietaria del club che, coadiuvata dalla giunta guidata dal Sindaco Bizzozero, sta cercando di realizzare il nuovo Palasport Pianella. Ma nel mentre la Pallacanestro Cantù e tifosi hanno dovuto emigrare per forza altrove, a Desio, per questo e il prossimo anno..

Questi sono semplicemente i casi più conosciuti ma se ne potrebbero citare tranquillamente altri, in cui le società devono far fronte a problematiche croniche o temporanee che però potrebbero anche essere affrontate in altri periodi dell’anno. Speriamo in soluzioni le più rapide e indolori per tutti, ricordando che lo sport deve essere punto centrale della crescita culturale di un popolo e non defilato.

Qui sotto una mappa dei centri sportivi Como e Provincia.

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Marco Ballerini
Un calcio al pallone, due tiri a canestro, una corsa nei boschi, una pedalata tra salite e discese, una nuotata nel mare, una sciata nel bianco, una pagaiata sul lago.. Sacrifici, sudore, fatica, passione, socialità, emozioni, obiettivi, traguardi.. Lo sport è sempre un ottimo pretesto per VIVERE e per sentirsi VIVI !!

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