
Ai mondiali di Milano, doloroso quarto posto per Anna Cappellini che, in coppia con Luca Lanotte, manca il podio per 27 centesimi di punto nella danza. Potrebbe essere stata la loro ultima gara
Non è stato un campionato del mondo fortunato per l’Italia. La rassegna iridata di Milano ha richiamato al Mediolanum Forum di Assago moltissimi spettatori, confermando l’interesse che il pattinaggio sul ghiaccio riscuote nel nostro paese, ma a livello sportivo il bilancio è beffardo, dileggia e irride le grandi speranze del pubblico. Zero medaglie, due quarti posti e una quinta piazza. Un risultato globale tutt’altro che negativo, ma la mancanza dell’acuto è dolorosa.
Oggi è arrivato il colpo più duro, con la danza che ha fissato al quarto posto la comasca Anna Cappellini e il suo compagno Luca Lanotte. Come sempre hanno regalato grandi emozioni e sfoggiato il loro enorme talento, che nel 2014 li ha portati addirittura sul tetto del mondo con il titolo iridato di Saitama. Oggi, sulle note della colonna sonora de “La vita è bella” (la stessa delle Olimpiadi di PyeongChang, dove arrivarono sesti), i due lombardi si sono superati, coinvolgendo alla grande il pubblico del Forum e abbattendo il loro precedente record italiano. Ma 192.08 punti non sono bastati per raggiungere il podio: la distanza di 27 centesimi dalla coppia canadese Weaver/Poje è tanto irrisoria quanto determinante. Primi i francesi Papadakis-Cizeron, argento per gli statunitensi Hubbel/Donohue.

Un peccato, perché le possibilità per portare a casa una medaglia c’erano. Anna Cappellini e Luca Lanotte chiudono probabilmente qui una carriera strepitosa, che li ha visti sempre nell’élite del pattinaggio mondiale e che non viene certamente sminuita da qualche “medaglia di legno” di troppo. Il ritiro non è ancora ufficiale, ma è molto probabile. L’abbraccio finale che vediamo nella foto in alto è stato condito da tante lacrime e dagli scroscianti applausi del pubblico meneghino, che ha riconosciuto lo strepitoso cammino dei due pattinatori. La giusta cornice per un’ultima apparizione in grande stile.





